Roma

Lotta alle mafie ma solo virtuale. La inventa la Regione: è sulla carta

Una commissione sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata. Commissione approvata dall’aula del Consiglio regionale il sei agosto scorso e pubblicata giorni dopo sulla Gazzetta Ufficiale. Una commissione però ancora soltanto sulla carta, visto che non solo non sono stati avviati i lavori, ma non si è mai riunita.
Questa la denuncia della Uil di Roma e del Lazio che, a pochi giorni dall’avvio del processo per le vicende di Roma Capitale, porta alla luce l’inesistenza di un organismo contenuto nella legge “disposizioni a tutela della legalità e trasparenza” della Regione Lazio.
Tra i compiti della commissione c’è l’analisi del livello di diffusione, penetrazione, consistenza della criminalità organizzata nel Lazio. La verifica di possibili infiltrazioni nell’attività dell’amministrazione regionale e degli enti partecipati. La struttura dovrebbe poi elaborare proposte per diffondere la cultura della legalità. Ma anche convocare audizioni con organizzazioni imprenditoriali, amministratori, prefetti, questori e forze dell’ordine. E infine fornire annualmente una relazione dell’attività svolta, nonché proposte di azioni politiche, amministrative, legislative da trasmettere alla commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.
“Una commissione più che mai utile nella nostra città e nella nostra regione – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica – non si comprende come in un periodo in cui il municipio di Ostia è già stato sciolto per infiltrazioni mafiose, c’è una richiesta di scioglimento per il Comune di Sacrofano, in tutto il Lazio sono stati censiti 88 clan di cui 35 riconducibili alla ‘ndrangheta, 16 a cosa nostra, 29 alla camorra, sei autoctoni e due alla sacra corona unita, si possano lasciare commissioni fantasma vagare per le aule del Consiglio, senza trovare attuazione. Sa di spreco, ma anche di mancato riconoscimento della realtà. Come sindacato abbiamo più volte ripetuto che è necessario fare sistema contro le mafie e i poteri criminali. Non riusciamo a comprendere i motivi che stanno rallentando l’istituzione di una commissione già approvata e sollecitiamo pertanto il presidente Zingaretti, il presidente del Consiglio, Leonori, e tutte le forze politiche a far chiarezza su questa vicenda, sbloccare questo stato di impasse e procedere rapidamente”.