M5S, al Comune di Roma le nomine si fanno su fb. Ora anche i licenziamenti
Il Gabinetto Raggi: “Con De Dominis mai instaurato il rapporto, non c'era urgenza di chiudere”
Rivoluzione social al Comune di Roma. Non solo sindaco e Giunta (monca) governano la città con i post su Facebook ma ora anche i funzionari e i dirigenti dell'amministrazione del Campidoglio inseriscono negli atti ufficiali i post del sindaco Virginia Raggi.
Premessa per i lettori. L'articolo che segue è da ritenersi una fotografia asettica di come sia cambiato il modo di amministrare la città con la rivoluzione a Cinque Stelle e le possibili implicazioni che l'uso esasperato dei social potrebbe portare nella gestione di una città Capitale.
LA STORIA
Dopo diverse settimane dalla cacciata del giudice Raffaele De Dominicis da assessore al Bilancio, oggi 28 settembre il vice capo di gabinetto Virginia Proverbio entra in Commissione Trasparenza e dice testualmente a proposito del ritiro dell'ordinanza di nomina: “L'ordinanza è stata firmata ieri in quanto non c'era urgenza di intervenire. Il rapporto di collaborazione con De Dominicis non si è mai instaurato e la nomina, di fatto, non ha prodotto alcun effetto giuridico neanche ai fini del pagamento dello stipendio. In pratica, l'atto di nomina non si è mai perfezionato ed è stato dunque solo necessario ritirarlo con una motivazione tecnica".
Infatti è bastato un post sulla pagina Facebook della Raggi per dichiarare nullo un atto del Gabinetto del sindaco, quale un'ordinanza. Quindi, secondo l'interpretazione giuridica della dottoressa Proverbio, il rapporto di collaborazione non si sarebbe mai instaurato. Se ne deduce così che l'ordinanza di ritiro della nomina sia stato un mero atto formale, nonostante il nome del giudice sia comparso in tutte le delibere e le riunioni di Giunta dal giorno della nomina sino a quello del “licenziamento”.
Un'anomalia che Giunta, uffici e Commissione Trasparenza considerano ormai sanata. C'è il post su facebook che testimonia.
LE CRITICHE
Nel coro emerge per lucidità di analisi Alessandro Onorato: “La Raggi sta battendo ogni record, con De Dominicis abbiamo il primo assessore al Bilancio a sua insaputa. L’ex magistrato è stato assessore al Bilancio per venti giorni, peccato però che non abbia mai messo piede in Campidoglio. Gli verrà pagato lo stipendio? La Sindaca chiederà scusa per aver mentito alla stampa, al suo movimento politico, al Consiglio comunale e a tutta la cittadinanza? Tra una bugia e un litigio sarebbe bello sapere quando inizierà a governare”.
Sullo stipendio è arrivato il pronunciamento ufficiale: “Nulla è dovuto”. A meno che il giudice De Dominicis non impugni in sede civile il pasticcio del Comune. E allora sarà difficile portare come prova testimoniale della sua “inattività” la schermata che riproduce il post del sindaco.
LA PROMESSA
"In settimana arriveranno i nomi degli assessori. Ho spacchettato le deleghe come da mia idea iniziale, perché la riorganizzazione delle Partecipate deve essere gestita autonomamente da Bilancio e Patrimonio. Quando arriveranno i nomi ve li comunicherò". Così il sindaco di Roma Virginia Raggi, interpellata a margine del Global WINConference 2016, all'Ergife. A chi le chiedeva se potesse assicurare che uno dei due assessori sarà donna: "Io non assicuro nulla. Ancora con le quote rosa? Io punto alla qualità". Alla domanda sul perché non rendesse nota la rosa dei nomi, il sindaco ha risposto: "Non rendo nota la rosa dei nomi perché ci sono persone che probabilmente non intendono comunicare al momento la loro disponibilità".