Roma

M5S, bufera urbanistica. Salta il Tavolo del programma, tutti contro Berdini

Urbanistica fuori controllo, liquefatta la democrazia partecipata dell'M5S

M5S, al Comune di Roma salta il primo banco. E' quello dell'Urbanistica, settore delicatissimo e nell'occhio del ciclone per le vicende legate al Nuovo Stadio della Roma di Tor di Valle ma non solo. E sull'assessore Paolo Berdini ora pende una specie di mozione di sfiducia della base.

 

Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it nelle prossime ore il cosiddetto “Tavolo di coordinamento dell'Urbanistica”, il consesso di esperti che ha analizzato i “mali di Roma” e poi ha contribuito a costruire i contenuti della campagna elettorale che ha portato Virginia Raggi al Campidoglio, è in rivolta ed è pronto alle dimissioni in blocco che dovrebbero portare all'auto scioglimento.

Alla base della rivolta c'è il nodo delle politiche urbanistiche che, come prospettato per tutta la campagna elettorale, dovevano essere condivise e non gestito da un uomo solo al comando come l'assessore Paolo Berdini, che si è rifiutato sin dal primo giorno di attuare il modello M5S di lavorare come attuatore delle politiche di indirizzo che sarebbero dovute venire dalla commissione urbanistica.
Il caso Metro C a Corviale trasformata in una boutade, la vicenda dei piani di zona, sino al comportamento sclerotico di prendere posizioni sempre mediatiche e mai ufficiali sullo stadio della Roma, hanno eroso quel poco di rapporto fiduciario che esisteva tra la base del Tavolo Urbanistica e l'assessore che ora si trova veramente nella massima solitudine. E nell'occhio del ciclone finisce anche la presidente della commissione Urbanistica, Donatella Iorio, un architetto insegnante di scuola media che ha subito denunciato la scarsissima esperienza con le vicende legate all'universo dell'urbanistica romana e chiaramente a disagio con l'assessore che invece è considerato una vecchia volpe.

E così i punti programmatici del Movimento Cinque Stelle, come la moratoria del Piano Regolatore, la cancellazione della Variante delle Certezze, il nuovo piano di assetto territoriale e le nuove politiche per combattere la fuga dei residenti dall'anello centrale della città diventano un libro dei sogni. Da qui la rivolta della base contro Paolo Berdini.