Roma
M5S, esplode la base. Consigliera esclusa da riunione col Movimento: “Mobbing”
Francesca Benevento, consigliera M5S al Municipio XII: “Esclusa da riunione con i consiglieri di maggioranza. Costante violenza e mobbing nei miei confronti”
“Lesione del diritto di espletamento della funzione pubblica ed abuso d’ufficio, oltre che azioni di mobbing verso la mia persona ad opera della Presidenza del Municipio XII”. La consigliera Francesca Benevento si scaglia contro l'M5S, il suo partito, per averla fatta fuori da una riunione con i consiglieri di maggioranza.
Lo annuncia la consigliera sulla sua pagina Facebook postando sia la lettera che ha inviato al sindaco Raggi ed a presidente, direttore e consiglieri del Municipio XII in cui segnala quanto accaduto, che l'atto in cui venivano convocati tutti i consiglieri di maggioranza alla riunione dal tema “Gare Direzioni Affari Generali”, tranne lei.
“A seguito di incresciosi avvenimenti accaduti presso il Municipio XII, si può con certezza affermare che è stata messa in atto una lesione del diritto di rappresentanza verso la mia persona che lede il corretto svolgimento delle mie funzioni di consigliera di maggioranza”, scrive la Benevento nella lettera.
“Considerato l'atto Prot. CQ-N° 120644 del 18.11.2019 in cui si invitano i consiglieri di maggioranza, escluso la sottoscritta – prosegue la consigliera – alla partecipazione della riunione avente tema: Gare direzionali affari generali e Funzione di economo del municipio, si evince una palese omissione di atti d'ufficio e nel caso di consapevolezza, si configura un ovvio abuso di potere ai danni della sottoscritta. L'atto non è altro che la formalizzazione di un costante comportamento di violenza e mobbing perpetuato ai miei danni”.
Francesca Benevento conclude: “Vedendomi continuamente sottratto il mio diritto di rappresentanza ed espletamento della funzione pubblica per il quale sono stata eletta, considerata la mancanza di tutela anche ad opera dell'ufficio del Consiglio del Municipio XII, mi trovo a denunciare tali evidenze al fine di non vedere più perpetuati tali comportamenti condannabili dal punto di vista civile e penale oltre che amministrativo”.