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Roma
M5S, la rivolta degli attivisti. “I portavoce eletti ci hanno tagliato fuori”

di Valentina Renzopaoli

M5S, è il momento della resa dei conti con attivisti e “tavoli tematici” chiamati a raccolta in un'assemblea generale in cui si prevedono scintille.







 

Nonostante gli organizzatori giurano di non essere né “ortodossi” né dissidenti, le criticità accumulate in otto mesi lasciano prevedere che il clima sarà caldo, sempre se saranno presenti gli interlocutori invitati. Ovvero i sindaco Virginia Raggi, la sua giunta e i consiglieri capitolini a cui è stata indirizzata una lettera aperta pubblicata sul sito di Romapartecipata.org.

L'appuntamento è fissato per sabato 4 marzo, si parte alle 15 e si andrà avanti almeno fino alle 19 all'Hotel Cicerone nel quartiere Prati.

All’assemblea parteciperanno tutti componenti dei vari tavoli tecnici e tematici comunali e municipali, oltre ai semplici cittadini romani interessati ad avvicinarsi ai tavoli e sensibili alle tematiche oggetto del convegno. “Saremo almeno un centinaio” si lascia scappare Claudio Lauretti, referente del Comitato organizzativo dell'Assemblea. “L'obiettivo è semplice: ritrovare la sinergia perduta tra attivisti ed eletti che si è perduta in questi otto mesi di governo cittadino”.

Semplice ma fino a un certo punto, in realtà le criticità sono parecchie: i tavoli non dialogano con i portavoce e i municipi spesso non dialogano tra loro. Insomma un cortocircuito scoppiato proprio quando si doveva iniziare a mettere in pratica le idee le le proposte che sono alla base del Movimento.

“I portavoce dovrebbero parlare a nome dei Tavoli ma la situazione si è ribaltata, e a livello comunale è un disastro: dobbiamo avviare un percorso di trasparenza. Per dirla tutta, i tavoli sono stati delegittimati dai consiglieri eletti: fino a quando il M5S era all'opposizione la collaborazione era fortissima, ora che abbiamo il compito di amministrare la città, moltissimi portavoce hanno “segato” le relazioni con i tavoli e hanno smesso di seguire il loro lavoro”, dichiara l'attivista M5S.

Qualche esempio? La vicenda relativa al tavolo sull'Urbanistica ormai è stranoto, ma ci sono anche tanti altri episodi. “Le sembra normale che giovedì il sindaco Virginia Raggi abbia visitato il canile della Muratella e il tavolo che lavora per i diritti degli animali non sia stato messo al corrente? Non posso trovarmi la Raggi in diretta facebook senza che nessuno è stato avvisato”.

Qualche esempio positivo però c'è. “Nel III municipio, dove siamo “governo” e non opposizione, si è raggiunto un modello esemplare di partecipazione attiva”, spiega Lauretti.

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