Roma
M5S nel pallone. “Democrazia partecipata”, il conto dei Tavoli: è l'anno zero

Roma, i “tavoli tematici” in assemblea: i non iscritti possono persino parlare
M5S, è arrivato il momento della capriola. Portavoce che non alzano la voce, ridotti quasi a figurine panni; sindaco Raggi alle dirette dipendenze dell'avvocato Luca Lanzalone e deputati eletti a Roma in eterno conflitto con il sindaco, tanto da dover smentire quasi quotidianamente le voci sulle fronde. Prima che l'orologio della democrazia partecipata si rompa, la base alza la voce.
E così quelli che nel lessico fanta-democratico si chiamano “cittadini attivi nei tavoli di lavoro tematici”, si preparano alla prima assemblea plenaria il prossimo sabato 4 marzo. Stavolta però il Movimento apre le porte anche ai cittadini romani che vogliono vedere e toccare con mano il sistema id lavoro che ha portato il Cinque Stelle a trionfare alle elezioni e che potranno essere presenti sia come uditori che come relatori.
Il voto di obbedienza
Con la consueta logica para militare, il Movimento che di Beppe Grillo porta il nome, fa voto di obbedienza al leader ma non nasconde le criticità emerse nel rapporto tra base ed eletti e le esterna in versione edulcorata e politically correct. La chiave di lettura potrebbe essere questa: visto che da quando Virginia Raggi è stata letta sindaco e che è riuscita nell'operazione impossibile di inanellare una serie di clamorosi flop dalla composizione della Giunta sino alle vicende di Romeo e Marra; considerato che i consiglieri comunali eletto dovevano farsi portavoce delle istanze della base e del percorso di governo individuato nei Tavoli e che invece sono come i carrarmatini del Risiko (legai ai destini di chi tira i dadi, ndr), ora vi diciamo noi come si attua il programma.
Relazioni "avvelenate"
E così l'assemblea inventa uno spazio “relazione” nel quale i referenti dei Tavoli, possono descrivere il loro operato nei settori di competenza, risultati conseguiti, le difficoltà riscontrate e le richieste di attuazione programmatica verso i rispettivi portavoce comunali/municipali, seguito da un momento in cui potranno essere evidenziati “Proposte e suggerimenti organizzativi, volti a creare sinergie maggiormente costruttive tra tavoli tematici e portavoce, al fine di giungere ad un’ amministrazione partecipata della città”. “Al fine di giungere”, proprio così: dopo quasi 9 mesi di Governo M5S, l'amministrazione partecipata della città è solo su carta.
Info e dettagli organizzativi si possono avere leggendo e rileggendo le modalità di convocazione sul sito romapartecipata.org. Sembra di essere al giorno dopo la proclamazione di Virginia Raggi sindaco.