Roma

Mafia a Roma: “Difendere i fondi post Covid dai clan”. L'appello del prefetto

Il prefetto di Roma, Matteo Piantendosi, alla presentazione del V rapporto sulle Mafie nel Lazio: “Nella Capitale crescono le mafie autoctone e straniere”

A Roma le mani della mafia sui fondi post Covid, il prefetto Matteo Piantedosi dice di no e rilancia: “La nostra grande scommessa è combattere ciò. L'attenzione va posta su scenari futuri indotti dal Coronavirus e dovuti all'arrivo di nuovi fondi che andranno preservati dall'interesse dai gruppi criminali. Dobbiamo stare attenti a questa miscela esplosiva, serve prevenzione, bisognerà buttare il cuore oltre l'ostacolo”.

Il prefetto parla chiaro durante la presentazione del V rapporto sulle Mafie nel Lazio. Piantedosi fotografia poi la situazione delle mafie nella Capitale: “Roma non è luogo tradizionale di mafie, ma vede crescere sempre più mafie tradizionali in tutte le sue articolazioni e le mafie autoctone e i fatti di cronaca ci confermano la preoccupante presenza di criminalità straniere. A Roma è tutto più facile per le consorterie criminali e quindi occorre maggiore impegno per il contrasto a questi fenomeni. In nessuna parte come Roma c'è la saldatura tra degrado urbano e crescita di fenomeni criminali e tutto corre intorno alla droga”.