Mafia ad Ostia, processo bis per il clan Fasciani. Cassazione annulla sentenza
La Corte d'Appello aveva escluso l'aggravane mafiosa alleggerendo le pene
Un processo d'appello bis per vagliare l'accusa di associazione di stampo mafioso nei confronti degli esponenti della famiglia Fasciani, in relazione alla criminalità operante sul litorale di Ostia.
E' quanto disposto dalla sesta sezione penale della Cassazione che, accogliendo il ricorso della Procura generale di Roma, ha annullato con rinvio la sentenza con cui il 13 giugno 2016 i giudici di secondo grado della Capitale avevano fatto cadere l'aggravante mafiosa nei confronti degli imputati, ritenendoli responsabili solo di associazione a delinquere, riducendo cosi' nettamente le condanne che in primo grado erano state pesantissime, con pene complessive di oltre 200 anni di carcere.
Sull'accusa di mafia, dunque, verterà il nuovo procedimento, che si dovrà celebrare davanti ad un'altra sezione della Corte d'appello di Roma. Anche il pg Pietro Gaeta, nella sua requisitoria di questa mattina, aveva condiviso il ricorso della Procura generale di Roma, e sostenuto che ai Fasciani va contestata l'aggravante mafiosa. Le motivazioni della sentenza di oggi verranno depositate, come previsto dal codice, entro 90 giorni.