Roma
Mafia Capitale-2. Storace: "Su gara Cup di chi ha paura Zingaretti?"
“Il 2 dicembre scorso deflagra l’inchiesta Mafia Capitale. Zingaretti sospende le gare in corso e, il 9 dicembre, revoca quella dell’appalto sul Centro Unico Prenotazioni (CUP) della Regione, gara da 60 milioni di euro, appetita da Buzzi e che è costata il posto a Maurizio Venafro, capo di Gabinetto di Zingaretti, rimasto invischiato nell’affaire. Lì per lì tutti ad applaudire Zingaretti. Invece…”.
Lo afferma in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra "che ricostruisce la vicenda dell’appalto Cup alla luce delle nuove informazioni emerse dalla Commissione Bilancio della Regione di giovedì".
“Non è stato un atto di coscienza ma un atto dovuto, quello di Zingaretti di revocare la gara. Perchè il 5 dicembre la magistratura si era portata via tutti gli atti, sequestrandoli - aggiunge - Questa notizia è venuta alla luce, ieri in Commissione, proprio perché Tardiola, nei giorni scorsi, aveva scritto ad uno dei consiglieri 5Stelle, Barillari, sul sequestro della gara. Quando è avvenuto? È stata la doverosa domanda. Il 5 dicembre: altro che favola del Presidente buono contro le cosche all’assalto della Regione! Ci chiediamo di che cosa abbiano paura. Durante i lavori della commissione è stata diffusa persino una nota che illustra una pronuncia della Cassazione sulla rivelazione di segreti. 'Chi ha partecipato o assistito ad un atto del procedimento' non commette reato se divulga la notizia. Il 25 marzo scorso, in Consiglio regionale, Zingaretti non ha fatto minimamente cenno al sequestro della gara. Martedì nuova replica. Questa volta speriamo con carte più soddisfacenti alla mano, visto che finora di atti se ne sono visti pochi ed evanescenti”.