Roma
Mafia Capitale: a testa bassa contro i Ros. Gramazio: il pranzo “bufala” con Carminati
“Ma quale pranzo a casa di Carminati, ero in consiglio regionale a votare, ci sono i verbali”: è un fiume in piena Luca Gramazio, l'ex consigliere della Regione Lazio finito nelle maglie di Mafia Capitale e arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Nell'udienza di lunedì, dietro le sbarre dell'aula bunker di Rebibbia, chiede la parola ai giudici della X sezione penale per una dichiarazione spontanea “riportare alla realtà dei fatti gli accadimenti”.
"Non c'è nessun asservimento, nessuna corruzione, c'è solamente un consigliere che ha fatto il suo lavoro" ha spiegato Gramazio, respingendo le accuse che gli vengono mosse e delle quali avevano riferito in aula, nelle precedenze udienze, il capitano del Ros Federica Carletti e il maresciallo Roberta Cipolla. Il politico, appunti alla mano, ha ripercorso le contestazioni fornendo su ciascuna di queste il proprio punto di vista.
"Vengo accusato di aver ricevuto tre tranche di denaro, una da cinquanta, una da 28 e una da 20. Sono soldi che non ho mai ricevuto. Non ho mai ricevuto un euro illecito da quando faccio politica. Perché avrebbero duvuto darmi questi soldi, a che titolo, se io ho fatto solo il mio lavoro?".
Sul pranzo a casa di Massimo Carminati, al quale avrebbe partecipato il 22 dicembre 2013, come riferito dal maresciallo dei carabinieri Roberta Cipolla, sulla base di intercettazioni, l'ex consigliere di Forza Italia ha negato del tutto la circostanza.
"Mi viene attribuito di aver partecipato a un pranzo a casa di Massimo Carminati, insieme ad altri coimputati. È stato facile ricordare dove fossi quel giorno, perché era il mio compleanno: ero in consiglio regionale a votare, lo dimostrano i verbali e le telecamere della Pisana".
Per quanto riguarda l'accusa di avere segnalato persone disoccupate alle coop di Buzzi per salvaguardare voti, ha replicato: "Ho segnalato persone disoccupate a Buzzi come a qualsiasi altro imprenditore che ho conosciuto. L'ho fatto senza chiedere nulla in cambio. Le assunzioni sono state cinque o sei e le persone sono state mandate anche a casa dopo pochi mesi. Non sono le 24 di cui si parla in una intercettazione tra Testa e Quarzo. Sono millanterie". Ancora in tema di assunzioni, riguardo all'intercettazione, citata in aula la scorsa udienza, in cui Testa afferma che Gramazio "deve sistemare tutto il consiglio Municipio" per avere un ritorno elettorale in vista delle elezioni, lo stesso politico ha precisato che, alla data dell'intercettazione, "Testa fa riferimento per millanteria ad elezioni che non esistono". Sempre sulla circostanza della presunta raccomandazione di alcuni consiglieri munipali presso le cooperative di Salvatore Buzzi, Gramazio ha affermato: "Non credo che nessuno dei consiglieri sia mai stato assunto presso quelle cooperative".