Roma
Mafia Capitale alla Regione Lazio. Venafro verso il rinvio a giudizio
Ora il palazzo di Nicola Zingaretti trema davvero. Dai sospetti alle dimissioni sino all'avviso di garanzia e alla perquisizione domiciliare. Per Maurizio Venafro, ex braccio destro del Governatore Pd del Lazio ed ex capo di Gabinetto della Giunta si profila la richiesta di rinvio a giudizio e forse anche il processo nell'ammbito dell'inchiesta che ha scosso Roma.
A dirlo è il Procuratore Capo, Giuseppe Pignatone nel corso dell'audizione alla Commissione Antimafia: "Abbiamo fatto - non vorrei sbagliare sui tempi delle notifiche se è in corso, se sta per essere notificato o se è stato notificato - un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’articolo 415 bis nei confronti di Venafro che prelude, come da la legge, ad una eventuale richiesta di rinvio a giudizio per il reato di turbativa d’asta, a meno che nei 20 giorni che il codice prevede faccia presente circostanze che ci facciano cambiare idea”.
Anche l'amministrazione Marino, devastata da arresti e dimissioni, resta nel mirino della Procura di Roma: "L’organizzazione criminale si rapporta in modo diverso con le due giunte, con Alemanno, anch’egli indagato, si registra l’esplosione del fatturato delle cooperative di Buzzi, con l’amministrazione successiva i contatti a livelli alti non ci sono più però non c’è dubbio che rimane la presenza pesante di Buzzi e del mondo delle cooperative. Buzzi agisce sempre di intesa con Carminati. Con la nuova amministrazione – ha continuato - i rapporti sono diversi ma tutto sommato Carminati e Buzzi erano tranquilli sull’esito delle elezioni, vantavano di avere candidati amici in entrambi gli schieramenti".
Pignatone, però smentisce le ipotesi per cui la cupola rappresentata da Massimo Carmnati e Salvatore Buzzi sia l'unica organizzazione ad aver governato il malaffare nbegli ultimi anni: "Roma non è Palermo, Reggio Calabria o Napoli, è troppo grande e complessa per essere controllata da un’organizzazione mafiosa, non c’è una sola organizzazione in grado di controllare il mercato criminale, quello che avviene a Roma secondo quello che ci dicono le indagini compresa ‘Mondo di mezzo’, è che vi sono più organizzazioni criminali, comprese quelle mafiose, come Fasciani ad Ostia e Mafia capitale, altre forze no ma comunque continuiamo con le indagini, che coesistono e agiscono sul territorio romano, evitando scontri sulla base di un preciso calcolo di convenienza".
Quindi, i tempi del processo: "A che punto siamo? Io dico che noi abbiamo fatto un grosso sforzo per arrivare al più presto al dibattimento, è già fissata la data del 5 novembre per l'inizio del dibattimento per coloro che sono stati arrestati a dicembre, faremo uno sforzo anche per la seconda tranche”.
Due parole anche sul "metodo Carminati-Buzzi: "Per tutta la durata delle indagini Buzzi e Carminati utilizzano un sistema molto raffinato, una vera e propria attività di lobbing illecita, al fine di imporre la nomina in posizione apicali di personaggi che l’associazione ritiene ad essa vicine, dall’altro lato l’attività è finalizzata ad imporre nomine anche in negativo”.