Roma

Mafia Capitale, Codacons contro gli avvocati: "Processetto è un'offesa"

Il Codacons ha deciso di inviare una lettera di protesta al giudice Rosanna Ianniello che presiede la decima sezione del Tribunale penale di Roma dove ieri si è aperto il processo per “Mafia capitale”.
Al centro della contestazione dell’associazione, le dichiarazioni della difesa di Massimo Carminati, che ha definito ieri il procedimento un “processetto”, “montato ad arte da una regia che ben conosciamo, con clamore mediatico”.
Si tratta di affermazioni molto gravi che offendono non solo il Tribunale, ma l’intero sistema di giustizia italiana, e i 2,8 milioni di romani danneggiati dai reati per cui sono accusati gli imputati – spiega il Codacons – Per tale motivo invitiamo oggi il giudice Iannello ad assumere provvedimenti contro quegli avvocati che esulano dal diritto di difesa dei loro assistiti e si abbandonano a dichiarazioni denigratorie e che sminuiscono l’importanza del procedimento.
Definire “processetto” un processo su una vicenda che ha prodotto un danno da 1 miliardo di euro ai romani, offende l’intera città e i suoi abitanti, che ancora oggi pagano le spese di atti gravissimi – afferma l’associazione – La gestione irregolare degli appalti, infatti, non solo ha portato ad un incremento delle tasse locali, ma ha contribuito a determinare la situazione di criticità in cui oggi versa la capitale su molteplici settori: dalla pulizia delle strade alla manutenzione delle aree verdi, passando per spiagge, campi nomadi e centri di accoglienza.