Mafia Capitale ha dato il colpo di grazia Tronca: “Nessuno mette più una firma”
Un'impasse che non si sblocca e il maxi processo, quello ai protagonisti di Mafia Capitale, che ha dato il colpo di grazia, finendo per paralizzare una situazione già disastrata. A dipingere con tinte fosche il quadro dell'amministrazione comunale è il commissario straordinario Paolo Tronca, sentito in audizione dalla commissione Antimafia proprio sulle vicende che riguardano l'inchiesta della procura romana e i successivi sviluppi, in primis lo scandalo di “affittopoli”.
“L’indagine Mafia Capitale ha dato il colpo di grazia, nessuno prende una decisione, fa una scelta, mette una firma, molti non ricevono nemmeno gli operatori economici, nessuno segnala problemi in atto e criticità” ha detto il commissario. “Tante volte abbiamo dovuto apprendere di criticità da fonti esterne o organi di stampa”.
In particolare, Tronca ha spiegato qual è stata la situazione trovata al momento del suo arrivo nel dipartimento che si sarebbe dovuto occupare del patrimonio comunale e dell'assoluta incompletezza dei dati a disposizione di una struttura “spogliata” e “affidata, sin dal 1998, alla società Romeo Spa, con la quale sono state svolte attività collaborative, funzionali a risolvere tale criticità".
“Abbiamo intrapreso azioni di controllo tra occupante e titolare del contratto e nell’ambito di questo ci è capitato di verificare che sui citofoni quasi mai appare il nome del titolare” ha detto Tronca, specificando che d'ora in poi, relativamente alle concessioni “tutti gli utilizzatori dovranno corrispondere le indennità di occupazione relative all’utilizzo del bene, gli utilizzatori morosi saranno esclusi dalle partecipazioni ai bandi pubblici”.
Tra i nodi più intricati quello che riguarda la carenza del personale: la carenza più problematica è quella che interessa il corpo della polizia municipale. “Negli ultimi 12 anni il personale ha registrato una riduzione del 23,74 percento dei ruoli dei dirigenti e dell’11,77 percento negli altri ruoli, che al 31 dicembre 2015 presentavano una carenza complessiva superiore ad un quarto dell’organico totale”, ha spiegato Tronca. Una carenza di personale che determinerà “una situazione che diventerà esplosiva con le cessazioni che si avranno nel corso dell’anno, ed in particolare nell’ambito della polizia locale, oggi in carenza per oltre il 30 percento e che raggiungerà livelli che non consentiranno di garantire pienamente il pubblico servizio”.