Roma

Mafia Capitale in Regione Lazio. Pignatone manda Venafro a processo

Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del Governatore Nicola Zingaretti, "sia processato per Mafia Capitale". Il superprocesso per gli appalti manipolati bussa così alle porte della Regione Lazio. E' lo stesso Procuratore Capo di Roma Giuseppe Pignatone a firmare il provvedimento di richiesta di rinvio a giudizio: secondo l'accusa, Venafro avrebbe concorso a manipolare la gara d'appalto per il numero unico sulle prenotazioni sanitarie della Regione in un'ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra e di sinistra. La gara fu poi sospesa per iniziativa di Zingaretti dopo gli sviluppi su Mafia Capitale.
Secondo il gip Flavia Costantini, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare a carico di 44 indagati nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta Mafia Capitale, riguardo alla gara Cup esistevano "accordi spartitori" sui quali era di fatto "intervenuto il gruppo Buzzi".

Con Maurizio Venafro rinviato a giudizio anche Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co, entrambi accusati di turbativa d'asta in merito all'appalto del servizio Recup. Nella vicenda sono coinvolti, e per questo risponderanno nel processo che comincerà il prossimo 5 novembre, Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, Luca Gramazio, ex consigliere regionale FI, e Angelo Scozzafava, già componente della commissione aggiudicatrice dell'appalto.