Mafia Capitale, revocata l'amministrazione giudiziaria a La Cascina
Mafia Capitale, il Tribunale di Roma ha revocato il provvedimento
Mafia Capitale, revocata dal Tribunale di Roma l'amministrazione Giudiziaria nei confronti del Gruppo La Cascina. A conclusione della capillare attività di verifica svolta, è stata costatata “l’assenza di qualsiasi presupposto per la confisca” delle aziende e cooperative del Gruppo. Salvi i 7mila posti di lavoro.
La misura dell’amministrazione giudiziaria era stata disposta con decreti del 27-30 luglio del 2015.
Nei dodici mesi di lavoro l’amministrazione giudiziaria, composta da Claudia Capuano, Davide Franco e Paolo Lupi, nominati da Guglielmo Muntoni in qualità di Giudice Delegato, hanno esaminato documenti, bilanci e commesse delle società destinatarie dei provvedimenti giudiziari.
Nel corso dell’attività è stata disposta una due diligence amministrativo-contabile sulle società al fine di accertarne la regolarità amministrativa e la trasparenza gestionale. L’incarico, terminato il 31 maggio, è stato affidato alla Ernst & Young.
Alla conclusione del periodo di verifica è stata apprezzata la qualificata professionalità e disponibilità delle attuali figure apicali delle società.
Nell’udienza del 18 luglio u.s. sono stati quindi disposti la restituzione delle aziende ai soci e il rientro nelle funzioni dei preesistenti Consigli di amministrazione. È prevista, da parte degli organi societari, l’attività di informativa relativamente all’implementazione di alcune procedure rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/11 (normativa sulla responsabilità amministrativa degli Enti), avviate dall’amministrazione giudiziaria anche sulla scorta del lavoro svolto dalla citata società di revisione.
Le società del Gruppo La Cascina può continuare quindi a partecipare alle gare bandite dalla pubblica amministrazione e dagli enti privati.