Mafia Capitale, Riccardo Mancini torna negli uffici di Eur Spa. Quasi festa
Riccardo Mancini torna negli uffici di Eur Spa. Sì proprio lui, l'ex Ad accusato di aver liquidato con disinvoltura le fatture alle Coop di Salvatore Buzzi, e che finì in carcere con la seconda maxiretata per via della tangente per il filobus di Tor Pagnotta, da uomo libero in attesa di giudizio, a metà mattinata si è presentato negli uffici di via Ciro Il Grande ed è stato accolto da una specie di comitato di festeggiamenti.
In prima fila il suo ex autista e factotum, Dario il figlio di Panzironi (ragazzo per bene e decisamente dotato di grande pazienza), assunto in Eur Spa con la grande infornata che ha trasformato la società controllata dal ministero delle Finanze in una specie di fabbrica di posti di lavori, seconda solo all'Ama e all'Atac, sempre durante la consiliatura di Gianni Alemanno.
E con Panzironi junior, ai tornelli d'ingresso anche la sua segretaria Cecilia a guidare il gruppo di aficionados che ha addirittura aperto a Riccardo Mancini le porte della storica Sala Quaroni, quella con i busti bronzei che troneggiano ai lati del tavolo, sotto le tele gigantesche coperte dal telo di un videoproiettore.
Mancini ha distribuito sorrisi con la grinta di un tempo e regalato pacche sulle spalle. Motivo della visita? Era accompagnato dal suo avvocato per chiedere le copie di alcuni documenti necessari all'impianto difensivo. Nulla da dire sul bilancio risanato dopo la sua uscita e sui nuovi manager che sono riusciti a finire la Nuvola e a farla funzionare.