Roma
Mafia Capitale, uno a zero per la Procura. Giudice: “buone” tutte le intercettazioni
Sono state respinte dai giudici della decima sezione penale le questioni sollevate dai legali di alcuni degli imputati nel maxi processo Mafia Capitale nel corso della scorsa udienza. Sarà quindi trascritta e utilizzata la gigantesca mole di materiale messa insieme dalla procura e finita nel fascicolo di Mafia Capitale: parliamo di 4.474 intercettazioni, di cui 564 ambientali, per un totale di 482 ore e 16 minuti. In particolare, il presidente Rosanna Ianniello ha rigettato una questione relativa all'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, che secondo le difese sarebbero state attivate "senza i necessari requisiti di legge".
Una seconda eccezione, riguardava invece l'assenza di intestazioni, compreso il nome dell'operante che ha lavorato all'intercettazione, sui singoli brogliacci di cui la procura ha chiesto la trascrizione. Brogliacci che l'avvocato Alessandro Diddi, legale di Salvatore Buzzi, ha definito come "semplici fogli word" e che dunque non potrebbero essere utilizzati, a suo giudizio, come elemento probatorio.
Letta l'ordinanza con cui il tribunale ha respinto le questioni, il processo è ripreso con la testimonianza del capitano del Ros Giorgio Mazzioli. Il militare, che per la terza volta si è seduto sul banco dei testimoni, ha continuato a leggere le numerose intercettazioni finite agli atti del procedimento. Un'esposizione corredata da spiegazioni e precisazioni, ha suscitato diversi malumori tra i difensori degli imputati. Secondo molti penalisti, infatti, la lettura commentata di Mazzioli rappresenterebbe una interpretazione parziale dei fatti e non una semplice ricostruzione.