Roma
Rifiuti Roma: le mail segrete. Gli incarichi extra dell'Ama alla Muraro
Caos rifiuti Roma: si difende Paola Muraro, l'assessore all'Ambiente di Virginia Raggi, accusata di "conflitto di interessi" per la sua consulenza milionaria
Rifiuti a Roma: spuntano le mail inviate dall'Ama all'assessore all'Ambiente Paola Muraro
Mentre al Campidoglio ormai è battaglia sui rifiuti fra l'opposizione capeggiata da Pd e Fdi e il M5S, spuntano le mail dell'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, accusata di "conflitto di interessi" per la sua consulenza milionaria proprio con l'Ama, inviate proprio all'azienda capitolina che si occupa di nettezza urbana e che costituiscono il dossier segreto difensivo della Muraro (cinque mail) nel quale sono riassunti i compensi dirigenziali di Ama, i bonus al presidente e ad Fortini, i parametri e i sistemi di selezione adottati per i quadri. Lo scrive il Corriere della Sera nell'inserto di Roma da cui emerge che la prima lettera di Muraro all’Ama è del 7 agosto 2015 e riguarda le "criticità riscontrate durante il sopralluogo al Tmb Rocca Cencia".
Dopo quella data l’attività di "segnalazione" di Muraro si fa più intensa nella seconda metà del 2015, dopo che l’azienda è stata già scossa dalla bufera Mafia Capitale. A dicembre del 2014, infatti, la Procura arresta — tra gli altri — l’amministratore delegato Franco Panzironi e il direttore generale Giovanni Fiscon, dirigente storico dell’azienda dei rifiuti, sopravvissuto a tutti i cambi di maggioranza politica, membro onorario del Consorzio Elis, società di formazione del personale e lavoro interinale di proprietà dell’Opus Dei.
Saltato Fiscon, e arrivato da Acea il dg Alessandro Filippi, Muraro comincia a prendere carta e penna. Nella prima mail elenca i problemi riscontrati: aree di scarico, manutenzione dei "nastri in zona selezione", "utilizzo improprio della zona di cantiere", "errori nella compilazione dei Fir (Formulari identificazione rifiuti, ndr)". Il giorno dopo, l’8 agosto, Filippi inoltra le segnalazioni della Muraro ai dirigenti Ama chiedendo "verifica e riscontro, predisponendo ogni azione utile per il ripristino delle situazioni indicate". Il 13 agosto, Muraro scrive di nuovo sull’impianto Laurentino e pur essendo una consulente esterna, utilizza la carta intestata dell’Ama. E poi si va avanti.
Il 21 ottobre c’è "il report del sopralluogo Vrd Laurentino", il 22 ottobre quello su un altro sopralluogo, alla "sezione stabilizzazione Rocca Cencia". L’ultima mail è dell’8 gennaio 2016: "Informativa Aia Tmb Rocca Cencia e Salario". In alcuni casi Muraro sottopone la "necessità di integrare l’organico", mettendo per iscritto la carenze (tra assenze, chi andrà in pensione, chi usufruisce della 104, che è inidoneo ad un certo tipo di lavoro), in altri problematiche relative a manutenzioni, impiantistica o volume degli scarti, in altri ancora (mail del 22 ottobre, impianto Laurentino) la differenza tra pesi di partenza e di arrivo. Muraro è dura: "Gestione dei Fir imbarazzante; gestione poco trasparente del sistema di pesatura con pesi a destino sempre maggiori del 60-70% rispetto a quelli di partenza; necessità di verifica su come sono state pagate le fatture emesse da Remaservice e dalle ditte di trasporto". Inoltre, scrive Muraro "non sono mai state chieste all’impianto di destino le motivazioni delle discrepanze orario e pesi". A ognuna di queste mail, Filippi risponde. Nel caso di Laurentino il dg chiede ai dirigenti di verificare "tutte le attività similari svolte dalla società"
Ma sul rapporto di Muraro con Ama spuntano anche altre consulenze. Oltre a quelle annuali (circa un milione in 12 anni) ci sono le prestazioni come Consulente tecnico di parte nei contenziosi. Solo per quello con il consorzio Colari di Manlio Cerroni, l’ultima "parcella" di cui si ha traccia, la Muraro avrebbe preso 165 mila euro. Senza contare la consulenza alla Bioman, azienda che dal 2013 avrebbe preso da Ama 65 milioni di euro. L’ad della Bioman Fabio Piovesan si difende: "La cifra è un quarto di quella indicata e su quegli affidamenti Muraro non ha avuto alcun ruolo. Lei ci ha affiancato, in modo peraltro molto limitato, solo in una fase".