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Roma
Maltempo a Ostia, garage e negozi allagati: il Comune finisce sotto accusa

Cantine, garage e seminterrati completamente sommersi dall'acqua, e danni che arrivano fino a 200 mila euro. A Ostia commercianti e residenti fanno i conti con le conseguenze del nubifragio che ieri si è abbattuto sul litorale romano. Lunedì 16 ottobre sono caduti 170 millimetri di acqua in meno di un’ora, mandando in tilt l'intera cittadina.

Per le strade si vedono ancora i disagi prodotti dal maltempo: fuori dai negozi le persone si stanno adoperando per rimuovere fango e detriti con scope, spazzole e secchi. Inoltre, da ieri sono stati quasi 100 gli interventi dei vigili del Fuoco e della Protezione civile.

I danni

"Per ora non è quantificabile il danno, ma minimo sono 200 mila euro, e mi sto tenendo basso", racconta un farmacista di via dell'Appagliatore. "Ieri qui era un mare d'acqua", afferma, invece, il dipendente di un ferramenta della zona. "È da stamattina che stiamo a buttare roba - aggiunge - ora vediamo di capire cosa riusciamo a salvare, ma che dobbiamo fare? In un'ora di pioggia si è riempito il sotto negozio fino a un metro e 20 di altezza. In 40 anni a Ostia non ho mai visto una cosa del genere", conclude. "L'acqua usciva anche dalle prese di corrente", racconta invece il titolare di una palestra della zona, che ha filmato tutto con il telefono. "Oggi sono riuscito ad aprire perché il piano di sopra non ha subito danni, ma gli spogliatoi sono ancora allagati", conclude il titolare.Anche in via delle Baleniere, dove si trovano diversi bar e negozi, l'acqua viene pompata e riversata in strada. Le auto e le moto passano ancora tra le pozzanghere, e i pedoni devono scavalcare i piccoli ruscelli che si sono creati a bordo marciapiede, mentre i tombini e le caditoie fanno ancora fatica a raccogliere e assorbire l'acqua. Dal marciapiede, inoltre, si vedono le cantine e i garage ancora allagati. In alcuni casi, l'allagamento si è unito anche alla sporcizia nella strada.

Cassonetti alla deriva

"Due cassonetti hanno galleggiato fin davanti al passo carrabile dell'officina di mio figlio, e si sono rovesciati. Da stamattina stiamo pulendo i rifiuti, ma non ci riusciamo", lamenta Filomena, residente in via delle Aleutine. "Fortunatamente ieri ho tolto la macchina, ma io e la mia compagna abbiamo perso tutto tutto il materiale da lavoro, facciamo gli animatori", racconta Fabio, residente nella zona. "Adesso aspettiamo di vedere i danni - conclude - ancora stanno aspirando l'acqua, ma credo siano circa 10 mila euro di danni che purtroppo nessuno ci darà mai".Ancora non c'è una stima precisa dei danni. "Per quello che abbiamo rilevato su strade, edifici pubblici ed edilizia residenziale non ci sono danni ingenti, gli edifici scolastici sono tutti aperti tranne uno che ha ritenuto di sospendere le lezioni per uno scantinato allagato", spiega l'assessore municipale ai Lavori pubblici, Guglielmo Calcerano. "Ma c'è un danno alla qualità della vita delle persone, perché è stata interruzione dell'energia elettrica. Il problema - aggiunge - è che qui c'è un sistema a dispersione, con dei pozzetti e caditoie che portano al terreno sotterraneo che piano piano assorbe l'acqua. Ieri sono caduti circa 170 millimetri d'acqua in un'ora, e il nostro sistema non è in grado di smaltire queste quantità". Per quanto riguarda la manutenzione "il nostro ufficio ha speso la totalità del fondo di manutenzione ordinaria. C'è però un problema strutturale ma mettere le fognature qui a Ostia lido è un'opera ingente e costosa. Dobbiamo entrare nella logica che il cambiamento climatico sottopone le nostre infrastrutture urbane a stress prima non previste e poco frequenti".

L'assessore

Quindi, secondo l'assessore, serve adeguare le infrastrutture a questo diverso tipo di stress. Roma Capitale "ha un ufficio straordinario per l'adattamento ai cambiamenti climatici, ma dobbiamo ragionare anche per quanto riguarda gli stanziamenti di fondi e la creazione di uffici appositi. Si potrebbero creare negli uffici nei Municipi che si occupino di manutenzione straordinaria del territorio per questo tipo di problematiche", conclude Calcerano.

Comune sotto accusa

A Roma "che fine hanno fatto gli interventi di manutenzione delle caditoie e dei tombini?". E' quanto si legge in una nota della consigliera della Lega nel Municipio Roma X, Monica Pica. "Ostia in emergenza per due ore di pioggia. Uno scenario apocalittico con decine di interventi dei vigili del fuoco che, peraltro, hanno portato in salvo anche alcune persone. Pompieri in strada con i canotti, cassonetti galleggianti, strade inagibili con gravi disagi alla circolazione e pontile con mezzo metro d'acqua. È il periodo delle piogge - prosegue Pica - un fenomeno più che atteso: ci chiediamo che fine abbiano fatto gli interventi di manutenzione, rispettivamente per competenza di Roma Capitale e del Municipio X, delle caditoie e dei tombini. Da ieri stiamo ricevendo diverse segnalazioni da parte di proprietari di attività commerciali, tra cui anche bar e ristoranti, che hanno subito danni ai locali. L'incapacità amministrativa e gestionale del presidente Falconi e del sindaco Gualtieri non può ricadere sui cittadini di Ostia, così come - aggiunge - sugli operatori che fanno impresa sul territorio. Presenteremo un'interrogazione in Consiglio municipale per chiedere contezza di quali e quanti interventi siano stati realizzati. Sui danni alle attività commerciali auspichiamo un pronto intervento di Gualtieri in aiuto alle strutture degli operatori danneggiati".

Confcommercio

 Come ogni anno, anche questa volta, "la prima pioggia autunnale sul litorale ha portato i soliti allagamenti con tanto di tombini esplosi con strade e negozi impraticabili". É quanto dichiara in una nota la presidente di Ascom Confcommercio Roma litorale sud, Valeria Strappini. "I nostri negozianti, così come i cittadini - prosegue la Strappini - ancora dopo 24 ore si stanno impegnando per ripulire i propri locali e per poter tornare alle loro attività. Tutto questo per la mancanza di programmazione dell’Amministrazione che non effettua a tempo debito le necessarie pulizie delle caditoie: é inaccettabile. Richiediamo - conclude la presidente - un incontro urgente al Municipio, per analizzare e comprendere le problematiche per poter ripartire: in alternativa continueremo a dar voce ai nostri disagi".

 

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