Roma

Maneskin al Circo Massimo, scoppia la guerra della birra: protestano esercenti

La Fiepet-Confesercenti contro l'ordinanza del prefetto: "Due pesi, due misure, dove gli esercenti vengono penalizzati e altri canali di vendita favoriti"

Niente birra al concerto dei Maneskin che si terrà al Circo Massimo. Il prefetto ha ordinato il divieto di di trasporto degli alcolici nelle zone limitrofe al concerto. Scattano le proteste degli esercenti.

Il prefetto di Roma Piantedosi ha infatti comunicato il divieto di trasporto sulla pubblica via, dalle ore 7.00 del 9 luglio alle 2.00 del 20 luglio di trasporto, di bottiglie e contenitori in vetro e il divieto per la vendita di asporto e somministrazione di bevande alcoliche.

Le proteste di Fiepet-Confesercenti

"Non ci risulta però che nei concerti avvenuti nei giorni precedenti siano state adottate le medesime misure. Tantomeno si ha contezza di incidenti avvenuti durante le ultime manifestazioni o di possibili incolumità per la sicurezza", ha detto Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. "Rileviamo che se da una parte è giusto limitare il trasporto di bottiglie in vetro, dall’altro non capiamo perché tale limitazione debba investire praticamente gran parte dei pubblici esercizi benché distanti – l’ordinanza include strade da piazza Venezia a via Merulana - dall’arena del Circo Massimo, luogo dell’evento, quando poi all’interno della location un noto brand di birre ha comunque la possibilità di vendere all’interno.

Ma l'ordinanza non vale per tutti. "Mentre i pubblici esercizi vengono limitati anche nella vendita di asporto e somministrazione – indicazione peraltro di dubbia comprensione - i supermercati e i minimarket possono tranquillamente vendere al pubblico. Due pesi, due misure, dove gli esercenti vengono penalizzati e altri canali di vendita favoriti", incalza Pica.

Per il numero uno di Fiepet-Confesercenti Roma e Lazio: "Se l’idea è quella di un controllo massivo allora che lo sia per tutti, a cominciare dall’istituzione di una zona rossa generale per tutto il centro storico fino al controllo degli zaini per tutti i coloro che andranno al concerto. Altrimenti, l’ordinanza così com’è genera solo uno Stato di Polizia contro i pubblici esercizi a nostro avviso eccessivo e fuori luogo. Una Capitale all’altezza delle altre metropoli europee deve essere in grado di saper gestire i grandi eventi, come il concerto dei Maneskin, facendo coincidere sicurezza e divertimento sia per i giovani che per i giovanissimi”, ha concluso.