Roma
"Mangiano" plastica e restituiscono soldi. Rivoluzione bottigliette: valgono oro
Arriva la rivoluzione della plastica. Anzi, delle bottiglie di plastica. Scomode da trasportare se nel formato "cassa di minerale", scomodissime da gettare e, la maggior parte della volte, abbandonate tra l'indifferenziato dei cestini.
E finalmente anche vuote valgono oro per i cittadini che sino ad oggi, invece, si sono semplicemente limitati a gettarle. Grazie a un'innovazione presente da anni in Veneto, arriva anche a Roma la macchina che "ingoia" le bottigliette di acqua e bevande vuote, le compatta e restituisce al cittadino virtuoso uno scontrino che permette di fare acquisti con lo sconto nei negozi in prossimità delle installazioni.
Il progetto è di un giovane ingegnere romano, Fabio Fraticelli della società Faro, che ha deciso di invertire quel ciclo paradossale, secondo il quale i rifiuti per il cittadino sono un costo, mentre alimentano l'industria del riciclaggio. Chi ricicla direttamente, dunque, ci guadagna, così come il decoro della città.
E le prima macchine "mangia plastica" sono già accese in diversi punti della città: si va dalla zona dell'Estate Romana di Trastevere-piazza Trilussa con 4 "divoratrici", sino a Villa Ada ma già ce la fila per chiedere le istallazione.
Il meccanismo è semplice: qualsiasi attività commerciale può richiedere la "divoratrice" davanti agli ingressi, a condizione che sia disposta ad applicare uno sconto ai clienti che entrano con lo scontrino che certifica l'avvenuto deposito del pet: più bottiglie si lasciano più il deposito restituisce denaro sotto forma di sconto. E per calcolare il "peso" del riciclaggio, basta pensare che ogni bottiglia divorata vale 0,05 euro. In un giorno è zero; in un anno diventa una cifra considerevole da spendere in acquisti.