Roma

Marchini: "Il sindaco? Ignora il torero". Santanché affonda: "Roma è una fogna"

"Come va a finire non lo so, Marino per ora è come il toro che ignora il torero voltandosi dall'altra parte". Così Alfio Marchini a Tg3 Linea Notte parlando delle tensioni tra il sindaco Marino e il Pd. "In ogni caso - ha aggiunto - mi auguro che finisca presto".
"Marino già doveva dimettersi alla prima ondata di mafia capitale e poi ricandidarsi così da avere un consiglio pienamente legittimato - ha detto Marchini - Deve dimettersi non perché disonesto, ma perché occorre garantire un'agibilità politica necessaria a prendere le decisioni che oggi non c'è. Credo che in questa vicenda ci sia molto egoismo piuttosto che mettere al centro il bene di Roma". Riguardo a un eventuale scioglimento del comune per mafia, Marchini ha risposto: "No, non mi auguro uno scioglimento per mafia. Chi ama Roma, e noi tutti amiamo Roma, l'ultima cosa che vogliamo è uno scioglimento del comune per fenomeni criminali, che sia mafia o corruzione".
E su Marino piomba anche il giudizio di Daniela Santanché: "Marino ha detto che la destra deve tornare nelle fogne, purtroppo bisogna dire che lui sta trasformando in una fogna tutta Roma. E non può non sapere quello che gli accadeva attorno, visto che fa il sindaco. Io credo che davanti a mafia capitale non ci debba essere una divisione della politica in destra, sinistra e centro, abbiamo visto dalle intercettazioni che il magna magna era generalizzato. Dovrebbero andare tutti a casa e al più presto per consentire a Roma di riscattarsi. Con le elezioni e non con un commissario: in una democrazia è il popolo che deve decidere da chi vuole essere governato". Lo ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus.