Roma

Marcia dei trattori su Roma, Castellino: "Tutti al Circo Massimo" AUDIO

di Luca Medici

Il fronte della protesta si spacca tra buonisti pronti a manifestare a San Giovanni e gli interventisti di Castellino che vogliono il Circo Massimo

La marcia su Roma dei trattori su Roma ci sarà. Parola di Giuliano Castellino. L'obiettivo è raggiungere il Circo Massimo. Anche se il fronte degli agricoltori si spacca.

Diviso tra interventisti, a cui Castellino si è subito unito, e mediatori pronti a una manifestazione pacifica a San Giovanni con una rappresentanza di trattori e delegazioni pronte all'incontro coi vertici di Governo.

Una soluzione, quest'ultima, che proprio Castellino ha subito bocciato e in un audio l'ex leader di Forza Nuova lancia il grido di battaglia.

Castellino e Calvani

Con Castellino anche Calvani, l'ex leader dei forconi, che punta dritto sul Circo Massimo. Ma il più focoso, al momento, dalle chat ai video social, è proprio Castellino che dal tagliaerba di casa lancia la carica: "La manifestazione a San Giovanni sarebbe una sconfitta - dice nell'audio postato sui gruppi degli agricoltori - non serve a niente portare dieci trattori in piazza e andare a stringere le mani a Salvini o alla Meloni. Questa è un'opportunità che ha bisogno di una grande eco, non una manifestazione di un giorno. Serve alzare l'attenzione e continuare anche per settimane se serve".

No alla violenza

Castellino, da molti visto come il fagocitatore e il creatore di disordini, ha voluto sottolineare l'importanza di una linea tranquilla: "Non bisogna cadere in provocazioni - continua - ma lavorare per il bene di questa battaglia per il lavoro, senza violenze e senza cadere nelle trappole di eventuali poliziotti infiltrati".

Ressa in chat

Nella chat che racchiude le varie del movimento degli agricoltori, però, ci sono persone che sposano la linea Castellino e tanti altri che non la vedono di buon occhio. Per questo tra audio e botta e risposta via whatsapp il fronte appare sempre più diviso il che rischia di far naufragare lo tsunami che si era prospettato nei giorni scorsi. Al momento in ballo ci sono tre manifestazioni separate, che appare come una sconfitta dell'intera protesta: se si mostra disunità si perde la forza e la credibilità. Sicuramente venerdì 9 ci sarà da "ballare" parecchio a Roma: già perché l'obiettivo del Circo Massimo cresce ora dopo ora. 

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