Roma

Mare follia, mezzo litorale romano non è in regola: multe agli stabilimenti

Lavoro in nero e mancato rispetto delle normative sulla somministrazione di cibi e bevande: multati il 50% degli stabilimenti del litorale romano

Mare follia, uno stabilimento su due del litorale romano non è in regola: lavoro in nero mancato rispetto delle normative di legge. Operazione “Bagnasciuga” della Polizia: multe per oltre 100 mila euro alle strutture “ribelli”.

 

Il personale della Divisione Amministrativa e Sociale, diretta da Angela Cannavale, con l'apertura della stagione estiva, ha intrapreso un'attività di serrati controlli a carico degli stabilimenti balneari presenti sul litorale di tutta la Provincia di Roma. Diverse sono state le ispezioni effettuate negli ultimi giorni - unitamente alla Capitaneria di Porto di Fiumicino e a personale dell'Ispettorato del lavoro - finalizzate al rispetto delle normative in materia di autorizzazioni amministrative relative alla gestione degli stabilimenti e alla somministrazione di cibi e bevande praticata dai "Lidi", ed anche mirate ad accertare la regolarità ed il corretto utilizzo delle concessioni sul demanio marittimo, nonché volte a contrastare il fenomeno del "lavoronero".

Dall’attività svolta, sono emerse irregolarità nel 50% delle strutture controllate ed elevate in totale 31 sanzioni amministrative per complessivi 100 mila euro. In particolare sono state elevate sanzioni a carico di quattro stabilimenti, di cui due di Fregene e due di Focene (località balneari del Comune di Fiumicino), per la violazione della vigente Ordinanza di sicurezza balneare, emessa dalla Capitaneria di Porto, in particolare per l'assenza del personale addetto (bagnini di salvataggio) e per gravi carenze delle dotazioni di sicurezza.

All'interno di un noto stabilimento balneare sul lungomare di Fregene, sono stati trovati all'interno del ristorante prodotti alimentari congelati privi di etichettatura e documentazione di tracciabilità, potenzialmente nocivi per la salute o mal conservati, oltre a carenze igienico-sanitarie della cucina priva dei sistemi di protezione da insetti. Per tali ragione si è proceduto al sequestro di oltre un quintale di pesce congelato per un valore di diverse migliaia di euro, ed alla relativa segnalazione alla locale A.S.L. per i provvedimenti di competenza per le carenze igieniche riscontrate.

In 3 attività è stata riscontrata la presenza di lavoratori in nero, costituenti oltre il 20% del totale complessivo dei dipendenti, tanto da far notificare immediatamente il provvedimento di sospensione dell'attività, con l’emissione di sanzioni per un totale di euro 20.000,00.