Roma
Marino, vade retro dimissioni. Il Pd lo frena: non si va avanti
Dopo la conferenza stampa fiume del sindaco dimissionario che aveva rilanciato l'ipotesi di un clamoroso ritiro delle sue dimissioni, il commissario del Pd Roma Matteo Orfini ha richiamato al Nazareno i consiglieri comunali 'dem': secondo quanto si è appreso, tra i temi in discussione la situazione in Campidoglio proprio alla luce della conferenza stampa indetta oggi dal sindaco Ignazio Marino sulla vicenda delle spese di rappresentanza. La linea del Pd non cambia: il presidente Orfini lo ha ribadito "non può andare avanti".
"Mi sembra di poter escludere che abbia ancora il sostegno del Pd, quindi escluderei che si possa andare in Aula". Così il capogruppo Pd del Campidoglio, Fabrizio Panecaldo, al termine della riunione tra consiglieri e il commissario Pd Roma, Matteo Orfini, al Nazareno. "Il sindaco legittimamente pensa di dover continuare un lavoro che noi non censuriamo, anzi spesso abbiamo appoggiato rendendo possibili molte scelte. In questi due anni, soprattutto post Mafia Capitale, però, il sindaco ha commesso un errore strategico, non ha saputo coltivare un rapporto con il proprio gruppo". "Ho visto nella riunione amarezza per il lavoro ma consapevolezza contestuale che è una fase chiusa. Non penso che Marino arriverà a dire che noi non abbiamo intenzione di andare avanti. Mi è dispiaciuto sinceramente - ha concluso Panecaldo - vedere il sindaco Marino accanto al suo avvocato, se si fosse presentato senza non avrebbe cambiato nulla di quello che ha detto".
Marino aveva attaccato gli esposti presentati da Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. "In uno degli esposti c'è scritto che il sindaco avrebbe utilizzato risorse pubbliche per la tintoria. Ora, le persone o sono in malafede o sono ignoranti perchè bastava approfondire. La tintoria non è dei miei abiti ma per lavare gli abiti storici dei trombettieri di Vitorchiano che quando grandi autorità sono venuti durante i mesi della mia consiliatura in Campidoglio sono stati ricevuti con un tappeto rosso messo ai bordi della Maserati con cui viene accompagnato il capo dello Stato. Quindi questo è il tipo di esposto al quale io ho illustrato con la documentazione la verità dei fatti". Tentando così una riabilitazione dopo lo scandalo il sindaco dimissionario ha paventato la possibilità di ritirare le dimissioni. Non resta che attendere la verifica alla prova della conta dei voti in Aula Giulio Cesare.