Marra chiede la libertà alla Cassazione. Al posto di Berdini si scalda Montini
Il coordinatore nazionale di Italia Nostra in pole per l'assessorato all'Urbanistica
Raffaele Marra, l'ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, in carcere dal 16 dicembre scorso per corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini, si è rivolto alla Cassazione per sollecitare, per insussistenza delle esigenze cautelari, l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maria Paola Tomaselli e poi confermata dal Tribunale del Riesame.
Per la giunta il gossip dice Montini (Italia Nostra)
Sul fronte della Giunta “azzoppata” dalle dimissioni di Paolo Berdini accettate con riserva, circola il nome di Emanuele Montini, attualmente coordinatore nazionale dell'associazione da sempre schierata contro il progetto dello Stradio e che per statuto “credo” persegue la conservazione di ogni bene e la politica del “zero cemento”
Marra verso l'interrogatorio
In attesa che il ricorso venga fissato dalla Suprema Corte, Marra, che nel frattempo è stato raggiunto da un avviso di garanzia per abuso d'ufficio in concorso con la Raggi (indagata anche per falso) in relazione alla nomina del fratello Renato da vicecapo dei vigili urbani a responsabile della Direzione Turismo, si sta preparando ad affrontare l'interrogatorio che dovrà sostenere (forse già la prossima settimana) davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall'Olio.
Una data certa per lo svolgimento dell'atto istruttorio non sarebbe stata ancora individuata. Tuttavia, Marra, secondo ambienti vicino alla difesa, sembrerebbe intenzionato a rispondere solo alle domande che fanno riferimento ai capi di imputazione a lui contestati.
Scarpelini dai giudici
Per metà della prossima settimana invece ci sarà, salvo ulteriori slittamenti, l'interrogatorio di Scarpellini: il costruttore, arrestato assieme a Marra, aveva ottenuto in tempi brevi gli arresti domiciliari per aver ammesso di aver pagato tangenti sotto forma di favori a vario titolo a una serie di dirigenti e funzionari del Campidoglio in cambio di aiuti e agevolazioni nelle attività imprenditoriali. Non si esclude che Scarpellini sia chiamato a rispondere su eventuali dazioni erogate ad altri soggetti individuati dagli inquirenti.