Marra-Scarpellini: Comune di Roma parte civile. Si apre il dibattimento
L'ex braccio destro del sindaco Raggi in aula. No alle tv e alle foto
Processo a Raffaele Marra e Sergio Scarpellini: si apre il dibattimento e il Comune di Roma viene ammesso parte civile.
A piazzale Clodio entra nel vivo il processo a carico dell'ex braccio destro della sindaca Raggi, imputato di corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini.
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma hanno ammesso a partecipare come parte civile il Comune di Roma, Assoconsum, Cittadinanzattiva onlus e Asia Usb.
Al centro della vicenda, c'è la compravendita di un appartamento in via dei Prati Fiscali che Marra ha acquistato nel 2013 e intestato alla moglie, contando su un sostanzioso contributo di Scarpellini pari a 367mila euro. Secondo l'accusa, si sarebbe trattato di un accordo finalizzato all'ottenimento di favori da parte dell'imprenditore.
Il processo non sara' seguito da emittenti radiofoniche e televisive. Lo hanno stabilito i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma che, nel prendere atto anche del mancato consenso prestato dagli imputati a ogni tipo di ripresa audio-video, hanno sottolineato come in questo dibattimento "non sussista un interesse sociale particolarmente rilevante" che possa giustificare la presenza in aula di radio e tv.
Il collegio, che si e' riservato di pronunciarsi su una serie di eccezioni sollevate dalle difese sulla scelta del rito immediato da parte della Procura, sull'inutilizzabilita' delle intercettazioni e sulla 'discovery' di tutte le carte dell'indagine (che sta proseguendo per altre ipotesi di reato sempre sul conto di Marra e Scarpellini), ha aggiornato il processo al 30 maggio prossimo. Quel giorno si parlera' anche dell'ammissione delle prove e della lista dei testimoni da citare in aula.
L'ex braccio destro della sindaca Raggi, apparso oggi visibilmente dimagrito (ha perso quasi 15 kg dal 16 dicembre scorso, giorno dell'arresto), e l'imprenditore, benche' ancora ai domiciliari, sono stati autorizzati dal tribunale a presentarsi in udienza con mezzi propri e senza scorta.
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