Massimiliano Falso, esperto di immagini glamour e i consigli per le foto
Nude o quasi. Glamour, intimo e primi piani. Praticamente ha fotografato negli ultimi due anni una modella ogni due giorni,festivi compresi, tanto da concorrere al titolo di re del glamour. E pensare che Massimiliano Falso, romano ma nato a Latina ha iniziato a sperimentare la fotografia da poco tempo.
“Un po' più di due anni, per la precisione”, puntualizza proprio il giorno in cui la piattaforma facebook lo ha bannato per la quarta volta.
Può essere un record?
“Boh, per me sì ma il record del mondo vero è che l'algoritmo non fa distinzione tra ritratti di nudo artistici e selfie volgari”.
Dunque 300 modelle e tra queste quante cam girl o sedicenti influencer?
“Senta io non chiedo alle modelle che mi chiamano a cosa servono le foto. Magari lo capisco. Facciamo un esempio: se mi chiedono 1000 foto da fare in mezza giornata allora è chiaro che si tratta di una ragazza che usa la sua immagine e il suo corpo o per vendere se stessa o per altri motivi commerciali come vendere a un pollo una foto nuda per 50 euro. Per quanto mi riguarda queste cosiddette influencer sono la sintesi della fotografia mediocre”.
Dunque 300 modelle in due anni e molte di loro nude. Massima fiducia...
“Certo, anzi sono le ragazze che me lo chiedono. Partono dalla ligerie poi mi chiedono il nudo integrale. Penso sia un discorso di fiducia. Alcune mi pagano addirittura per avere la mia visione attraverso la macchina fotografica del loro corpo”.
Falso, di nudo su social ce n'è tanto, anche troppo. Ma secondo lei perché queste ragazze si spogliano con tanta facilità?
“C'è poco da fare. A loro piace essere guardate; altre lo fanno per guadagnare qualcosa perché non sono proprio modelle. Altre ci provano perché spogliarsi è facile per essere notate. Poi c'è chi invece lo fa per il piacere ed ha delle qualità Quelle sono le foto migliori. Ma sono poche, il resto sono scatti dei telefonini. Poi c'è la post produzione che trasforma le ragazze. Dal vivo poi sono tutte un'altra cosa come se fossero la sorella brutta”.
In piena stagione delle vacazne, vuol dare qualche consiglio a chi fotografa e a chi si fa fotografare?
“Partiamo dal nudo che è la cosa più difficile e invece è stata trasformata in una banalità. Bene, 99 volte su 100 fotografano un corpo e basta, invece è il volto che dà l'erotismo. Chi fa le foto deve metterci il viso. Il nudo non è il corpo esplicito. Tette e culo non sono fotografia”.
Consigli per le foto al mare?
“Non utilizzate le ore di punta dalle 12 alle 15, anche lì è tutto bello ma bisogna contestualizzare l'immagine nell'ambiente. Sotto il sole è un attimo distruggere l'immagine. Acqua, spiaggia vanno bene ma dare una concettualità alle immagini è fondamentale”.
E per le meno giovani?
“Le meno giovani, alla fine, molte sono più brave delle giovani. Fotografi donne over 40 o 50 e tiri fuori immagini più importanti delle ventenni. Superata una soglia una donna ha coscienza del suo corpo, per cui il lavoro diventa più facile. La donna adulta controlla meglio se stessa, il fotografo il corpo e il set. E' il segreto delle foto belle”.
Ma questa voglia di nudo finirà prima o poi?
“Non finirò mai, semmai spero che finisca la moda del nudo sui social. E pensare che il nudo parte dalle mani e dal viso. Il nudo è un'arte che non finirà mai speriamo solo che finisca la fotografia stereotipata. Un po' come la faccia da selfie”.