Roma
Massimo Bochicchio, il test del Dna conferma: il corpo è del broker
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per ipotesi di istigazione al suicidio, così da poter disporre gli accertamenti medico legali
Il corpo carbonizzato ritrovato domenica sulla Salaria è del broker Bochicchio. La conferma arriva dal test del Dna eseguito dai periti.
L’accertamento era stato disposto dalla Procura di Roma che lunedì 20 giugno aveva aperto un fascicolo per l’ipotesi di istigazione al suicidi. Un atto necessario per poter disporre gli accertamenti tecnici e medico legali.
Massimo Bochicchio, le indagini sulla morte del broker
Proprio domenica 19 tablet, computer, cellulari e documenti erano stati acquisiti a casa del broker, utili per ricostruire le ultime ore e gli ultimi contatti di Bochicchio, finito sotto processo nella capitale dopo essere stato accusato di aver truffato anche alcuni vip e personaggi dello sport, tra cui l'attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, l'ex mister dell'Inter Antonio Conte e l'ex tecnico della Nazionale di calcio Marcello Lippi.
Gli agenti della Polizia locale di Roma avevano anche ascoltato tre persone sull’incidente. I testimoni avevano riferito di aver visto la motocicletta su cui viaggiava Bochicchio spostarsi improvvisamente verso destra senza che ci fossero ostacoli o altri veicoli nelle vicinanze. Dopo i rilievi eseguiti dal III gruppo Nomentano della polizia locale, che hanno compiuto un primo monitoraggio e un esame accurato della zona per ricostruire la dinamica, hanno effettuato il giorno dopo l’incidente un nuovo sopralluogo e attivato una collaborazione con l'aeroporto dell'Urbe per verificare l'esistenza di impianti di videosorveglianza che possano aver ripreso l'area dove è avvenuto l'incidente, a circa 400 metri dallo scalo.