Massoneria, la Gran Loggia d'Italia consegna elenchi. “No a psuedo massoni"
I massoni alzano le mani e consegnano gli elenchi degli iscritti alla Guardia di Finanza, pur di evitare il sequestro.
Il secondo round della battaglia sulla tutela della privacy o “segretezza” va alla Commissione Parlamentare Antimafia che mercoledì aveva deliberato il mandato allo Scico di sequestrare gli elenchi. A sei mesi di distanza dall'audizione, si chiude un piccolo capitolo aperto con l'audizione del Gran Maestro della Gran Loggia d'Oriente, Stefano Bisi che aveva rifiutato di consegnare gli elenchi, proprio in nome della privacy.
Diversa la posizione della Gran Loggia d'Italia, Antonio Binni, che “obbedisce” con un comunicato ufficiale: “La Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, con spirito collaborativo, sta ottemperando l’ordine di consegna degli elenchi dei propri iscritti delle regioni Calabria e Sicilia nel pomeriggio di oggi pervenuto dalla Commissione antimafia”.
“Auspichiamo che il provvedimento possa servire, in via definitiva – sottolinea il Gran Maestro Binni - a chiarire la differenza tra una Associazione rispettosa delle leggi, come la Gran Loggia d’Italia, da altri gruppuscoli sedicenti massonici. Siamo fiduciosi che l’impegno di segretezza assunto dalla Commissione sarà rispettato a tutela della riservatezza dei nostri iscritti”.