Mastrandrea da attore a regista. Debutto con la Martegiani: "Una sfida"
L'attore romano al primo ciak da regista con il film "Ride"
Valerio Mastrandrea da attore a regista. Debutto dietro la macchina da presa con la compagna, Chiara Maregiani,' "L'ho invitata a cena e all'appuntamento le ho detto: 'Ti devo dire una cosa terribile, ma anche bella: potresti fare la parte, te la senti?', e mentre le parlo lei si commuove e a me viene da vomitare. Una bella scena. Digiuniamo e paghiamo il conto senza aver mangiato”.
Intervistato da Vanity Fair, Mastrandrea racconta l'avventura di passare, dopo 25 anni di recitazione, dall'altra parte della macchina da presa e di avere come protagonista la propria compagna di vita: “Voglia di rischiare. Nella vita di coppia, non a livello professionale. Mi fidavo molto della sua voglia di fare questo ruolo. Mettere il rapporto, un rapporto lungo un anno e mezzo, alla prova del set e confrontarmici è stato un gesto, credo, di grande maturità. Era come provare a dire uniamoci davvero, entra nella mia vita, mettiamoci insieme come facevamo a 16 anni”.
“Ride” uscirà nelle sala il 29 novembre dopo la prima al Festival del cinema di Torino e racconta attraverso la storia di una giovane donna, dopo che una disgrazia la espone alla pressione del pubblico e dei media, come sia difficile vivere in pace, felicità e dolore. “Gli amici mi hanno detto che in questo film ci sono io perché ogni volta che c’è un’emozione in arrivo, si scappa fino a quando non si scatena una tempesta”.
Proprio a questo aspetto della sua personalità, spiega nell’intervista l'attore romano, è legata una carriera iniziata per caso: “Avevo un occhio nero, andai da Piero Natoli per accompagnare un’amica ad un provino e lui mi invitò a partecipare al film. Per me fare l’attore è una missione, un bisogno, una necessità. Fino a 40 anni sono stato una persona che non poteva far altro che un mestiere in cui si riproducevano le emozioni. Mi facevo una nuotata dentro le mie emozioni, emozioni che per difesa avevo messo dietro a veri portoni di acciaio, e poi passavo al film successivo. Poi la vita mi ha restituito l’occasione di mettermi in gioco ed è chiaro che ho visto il lavoro dell’attore in un altro modo e in quel momento ho detto: voglio fare questo film”.
Mastandrea, dopo aver raccontato di aver smesso di fumare di essere ingrassato, ha concluso l'intervista ricordando Bernardo Bertolucci: “Quelli come lui ed Ettore Scola non moriranno mai”.
Commenti