Roma

Maturità: l'85% degli studenti in preda ad attacchi di ansia e panico. Studio

In vista dell'esame di maturità ricerca Eurodap: su 472 ragazzi di ambo i sessi l’85% presenta ansia, irritabilità e agitazione

Esame di maturità alle porte e tra gli studenti dell’ultimo anno cresce l’ansia da prestazione.

Da un sondaggio svolto da EURODAP (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) su 472 ragazzi di ambo i sessi, che si avvicinano all’esame, si evince che l’85% presenta ansia, irritabilità e agitazione nel periodo che precede la prestazione: il 66% una riduzione, con conseguente carenza, delle ore di sonno, mentre il 43% dichiara di non riuscire a gestire il tempo a disposizione per poter studiare e integrare anche altre attività quotidiane svolte regolarmente. 

Ma cosa succede quando l’ansia è talmente forte da opprimerci? “L’ansia è una risposta adattiva compiuta dal nostro organismo in vista di un evento futuro valutato soggettivamente come minaccioso - spiega Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap e direttore scientifico Bioequilibrium - Tale percezione è accompagnata molto spesso da sintomi cognitivi, fisici, emotivi e comportamentali. Possiamo avere agitazione, tremori, tachicardie, nausea, vertigini, segni diretti di un’ansia che cresce in maniera direttamente proporzionale alla vicinanza, alla difficoltà e all’importanza attribuita all’evento, ad esempio, un esame. A questi sentori possono aggiungersi pensieri di tipo catastrofico: non passerò la prova! Farò una pessima figura! Mi considereranno un fallito!”.

"L’esame può essere una situazione in cui si manifesta l’ansia che può arrivare a inibire le nostre capacità fino a impedire una qualsiasi performance - osserva ancora l’esperta - Per esempio, nella persona che soffre d’ansia da esame, anche se possiede buone capacità per poter far fronte alla situazione, esse vengono limitate dalla sintomatologia ansiosa fino ad arrivare a fare scena muta. Tutto questo porta ad uno stress elevato, da tenere sotto controllo per affrontare in modo più sereno ed efficiente la prova da superare. L’ansia da prestazione può anche cronicizzarsi e portare a conseguenze problematiche nel futuro”.