Roma
Medici aggrediti, il virus fa slittare l'approvazione della legge. L'appello
Lettera di Luciano Cifaldi, segretario generale Cisl Medici Lazio, al direttore di Affaritaliani
Meidci ed infermieri aggrediti, con l'emergenza coronavirus che imperversa in buona parte dell'Italia rischia di slittare l’approvazione della legge specifica in materia di aggressioni agli operatori della sanità.
E così Luciano Cifaldi, segretario generale Cisl Medici Lazio, scrive una lettera al direttore di Affaritaliani, Angelo Maria Perrino, in cui denuncia la situazione.
Gentile Direttore,
Sembrava che la missione fosse ormai compiuta ed invece, molto probabilmente, se la Camera dovesse interrompere i lavori per una bella disinfezione globale per l’emergenza coronavirus allora si allungherebbero i tempi per l’approvazione della legge specifica in materia di aggressioni agli operatori della sanità.
Come Cisl Medici Lazio siamo soddisfatti di quanto siamo riusciti a fare con la nostra campagna di sensibilizzazione mediatica sul fenomeno aggressioni ai medici ed agli infermieri e la nostra pagina Facebook riporta quello che, a rischio di sembrare ossessivi, abbiamo denunciato da tempo.
Sembrava mancare davvero poco considerato che sulle corazzate dell’editoria, ma questo accadeva prima dell’emergenza coronavirus, si erano lette frasi come “battaglia di civiltà”, “zero tolleranza”, “galera per gli aggressori”, “procedibilità d’ufficio”, “repressione del fenomeno e certezza della pena”.
Avevamo anche deciso di metterci alla finestra ed aspettare l’approvazione della legge sulla sicurezza degli operatori sanitari. Oggi peraltro stare alla finestra sembra essere la scelta migliore se poi ti ritrovi a guardare l’operato di quanti ora occupano spazi importanti nelle testate giornalistiche disquisendo sul fenomeno coronavirus e, come spesso accade, chi meno sa più dichiara. Tra meme che infestano i nostri cellulari, fake news che sembrano veritiere, comunicati stampa, video tutorial, decreti con misure organizzative, ordinanze, ripassi di geografia, nozioni di economia catastrofista, davvero non ci si annoia.
Potevano mancare i politici con la mascherina in faccia? Visti. Potevano mancare le polemiche di bottega tra mestieranti della politica? Lette. Potevano mancare le disquisizioni se il coronavirus è sovranista? Lette.
Non ci stiamo facendo mancare davvero nulla ed è probabile che nei prossimi giorni il coronavirus sarà rivisitato alla luce delle profezie di Nostradamus o rientrerà tra le punizioni divine come novello flagello biblico.
Manca di leggere da qualche parte, ma può darsi che sia già uscito e me la sono perso, un articoletto di tenore complottista dove lanciare accuse a trame occulte di sapore pluto-giudaico-massonico. Sono quasi certo che non ci faremo mancare un video su questa teoria.
Per il momento, ad evitare di dare anche involontariamente il nostro contributo alla confusione ed al pressapochismo imperante, abbiamo deciso di non occuparci del coronavirus in sede mediatica ma di continuare a svolgere il nostro lavoro quotidiano nelle strutture sanitarie.
Non mancheremo però di assistere alla rappresentazione dei giorni che verranno: ne vedremo delle belle e continueremo a contare le balle circolanti.
Luciano Cifaldi, segretario generale Cisl Medici Lazio