Roma
Medici di base, crociata del presidente del Lazio Rocca: “Ecco quanto guadagnano”
Rocca: “Un opedaliero costa 670 mila euro, loro 120 mila”. Bufera con i sindacati
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Medici di base, crociata del presidente del Lazio Rocca: “Ecco quanto guadagnano”
Medici di famiglia da trasformare in lavoratori dipendenti, la battaglia si combatte nel Lazio, dove il presidente della Regione, Francesco Rocca, si intesta la crociata per far decollare al più presto il progetto di riforma.
I medici mandano ricette polemiche, Rocca rende note le retribuzioni
Dopo l'affondo dei medici che hanno spedito agli assistiti le ricette con la sintesi della polemica anti-riforma, da due giorni il presidente di Regione tartassa i medici su social e giornali. L'ultima è la pubblicazione dei costi di ogni professionista di base in convenzione, rispetto agli ospedalieri.
Spiega Rocca in un'intervista a La Stampa: “Dico solo che in media un medico ospedaliero costa 70mila euro l’anno, uno di famiglia 120, esclusi gli extra che spendiamo per fargli fare come come le vaccinazioni”.
La Fimmg: "Rissa da bar", Fmt: "Diffonde notizie false"
Ma i sindacati di settore non si arrendono e contrattaccano. Se la Fimmg del Lazio commenta le parole di Rocca, come “una rissa da bar”, la Fmt, Federazione dei medici territoriali, esprime "sconcerto" e "grande preoccupazione". Francesco Esposito leader del sindacato: "Si continuano a diffondere notizie non rispondenti alla realtà. La 'favola' degli studi dei medici di famiglia aperti 2 ore" al giorno "è falsa e non tiene conto di molti altri fattori: delle visite domiciliari, che ancora esistono, e della presa in carico degli anziani e dei cronici, delle attività burocratiche, anche troppo onerose dal punto di vista dei tempi, della reperibiltà telefonica". Attività per cui "il medico di assistenza primaria va ben oltre le 38 settimanali invocate dal presidente Rocca".
"Rincorre in tv luoghi comuni"
"Lui dovrebbe saperlo nella sua veste di governatore del Lazio, invece in Tv ricorre a banali e pericolosi luoghi comuni che danneggiano non solo i professionisti, ma anche la reputazione della nostra sanità pubblica, creando tra i cittadini un pericoloso sentimento di sfiducia", attacca Esposito. "Non sembra un semplice scivolone - osserva - ma una scusa utilizzata ad arte per giustificare l'ipotizzata riforma del passaggio a dipendenza dei medici di famiglia o, e sarebbe grave, un pretesto per aprire la porta alla privatizzazione dei servizi sul territorio. Speriamo non sia così e che ci sia una immediata rettifica", auspica il presidente della Fmt. "Venga a verificare il nostro lavoro nei nostri studi, il governatore Rocca, o anche gli altri presidenti e anche i media", conclude Esposito.