Roma

Medici picchiati, proposta di Meloni e Fdi: “Videosorveglianza negli ospedali”

Al Senato Fratelli d'Italia presenta un dossier ed un ddl contro le violenze verso i camici bianchi. Meloni: “Oltre 3mila casi l’anno di aggressioni”

Medici aggrediti e picchiati: un dossier con documenti che testimoniano le iniziative dei consiglieri di Fratelli d’Italia in 17 Regioni a difesa dei professionisti della sanità oggetto di aggressioni e violenze è stato presentato mercoledì mattina al Senato, alla presenza del presidente di FdI Giorgia Meloni.

 

Durante l'incontro è stato introdotto anche un disegno di legge presentato in Senato da Fratelli d’Italia che parta dall’equiparazione dei medici e il personale sanitario nell’esercizio delle proprie funzioni ai pubblici ufficiale e che, inoltre, preveda modifiche al codice penale, l’introduzione di misure di protezione e prevenzione insieme alla videosorveglianza nei luoghi di lavoro e l’istituzione di presìdi di sicurezza.

A presentare l’incontro Marta Schifone, responsabile del Dipartimento libere professioni di FdI. Sono intervenuti il dott. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Federazione italiana Medici di Medicina Generale, e Tonino Aceti, portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche.

“Non si possono lasciare in prima fila da soli gli operatori e i professionisti della sanità – ha affermato la Schifone – è un tema di sicurezza che abbiamo portato avanti in tutte le Regioni con i nostri consiglieri in un gioco di squadra molto efficace”.

“Le libere professioni – ha osservato il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida – sono oggetto di attacchi da parte dello Stato in tema di tasse perché fanno gettito. Il nostro obiettivo è di ricostruire il tessuto delle professioni a livello nazionale per tornare a dare loro più forza e di colmare quella che è stata l’aspettativa delusa del decentramento regionale sulla sanità, lavorando in parallelo sul piano nazionale e quello territoriale”.

“La nostra – ha concluso Giorgia Meloni – non è una iniziativa estemporanea ma è il frutto di un lungo lavoro. Sono oltre 3mila l’anno i casi stimati di aggressioni a danno dei medici e degli operatori del nostro sistema sanitario ed è un dilagare di fatti di violenza che incide pesantemente sulla qualità del nostro servizio sanitario. Per questo Fratelli d’Italia lavora da tempo sia a livello nazionale per equiparare i medici ai pubblici ufficiali, sia a livello regionale per iniziative come le telecamere che possano mettere in sicurezza i medici per migliorare le condizioni del nostro servizio sanitario e per rendere più facile la vita a chi dedica la propria esistenza a salvare quella degli altri. Il nostro vuole essere il tentativo di disegnare una società nella quale vi sia rispetto per chi si sacrifica e per chi lavora, nella quale ci sia una educazione culturale a comprendere le tante occasioni in cui in Italia si pensa di alzare la voce e si finisce con farsi male, tutti. Quindi cerchiamo di migliorare le condizioni del nostro sistema sanitario che, è sì considerato uno dei migliori del mondo, ma secondo me può parecchio migliorare”.