Medicina Solidale:”Il Campidoglio abbandona i poveri. Non si possono curare”
Il nuovo appello a pochi giorni dalla Giornata dei Poveri voluta dal Papa
A pochi giorni dalla Giornata dei Poveri voluta da Papa Francesco, Medicina Solidale ne approfitta per lanciare un nuovo appello per i meno fortunati dopo la chiusura dei 6 ambulatori della Capitale: “A Roma ancora una volta si sta scrivendo una delle più brutte pagine della storia recente a danno di oltre 15 mila poveri delle periferie che non potranno più curarsi”, scrivono in un comunicato.
“Dopo la chiusura forzata dei 6 ambulatori di strada di Medicina Solidale, da Tor Bella Monaca a Piazza caduti della Montagnola fino a quello sotto il colonnato di San Pietro, a causa di un contenzioso con la Regione Lazio che si sta risolvendo, ora la burocrazia di Roma Capitale e il silenzio assordante dell’assessore Baldassarre sta sentenziando la definitiva chiusura di questo servizio capillare e a costo zero per l’amministrazione pubblica", si legge nella nota.
“Da prima dell’estate - spiega Lucia Ercoli, direttore sanitario dei Medicina Solidale - abbiamo incontrato tre volte l’assessore, le abbiamo inviato tutta la documentazione. Ad oggi dopo oltre un mese e dopo avere le spiegato l'urgenza di riaprire non abbiamo avuto nessun tipo di riscontro nemmeno con una risposta negativa”.
”La nostra sede madre a Tor Bella Monaca - aggiunge Ercoli - è di proprietà comunale e come da legge per avere le autorizzazioni regionali per l’esercizio della nostra attività occorrono i documenti per l’accatastamento dell’immobile. Al momento questi documenti sono scomparsi nel buco nero degli archivi di Roma Capitale. Senza questo passaggio burocratico le mamme, i bambini e tanti cittadini non potranno più accedere alla nostre cure gratuitamente. Abbiamo chiesto disperatamente alla Baldassarre di aiutarci in questo complicato cammino burocratico, ma non si è degnata nemmeno di risponderci”.
Ercoli ha poi criticato l'amministrazione M5S minacciando manifestazioni sotto al Palazzo Senatorio: ”Se questo stile è il nuovo che avanza nella nostra città, ci permettiamo di esprimere molte riserve. Saremo costretti a portare i nostri assistiti in piazza del Campidoglio dove effettueremo le viste mediche”.