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Roma
Meduse killer, dalle Filippine ad Anzio: è allarme. Il vademecum anti-puntura

di Enza Colagrosso

Meduse letali nei mari di Roma e dintorni, la stessa specie che ha ucciso la piccola Gaia Trimarchi nuota nelle nostre acque. "Cubomeduse" avvistate nelle Filippine, ma anche ad Anzio e Civitavecchia: esplode l'allarme.

 

L'animale incubo di ogni vacanziere ormai affolla anche le acque nostrane, un po’ per il riscaldamento del globo un po’ per la modificazione che stanno avendo tanti eco sistemi a causa dell’inquinamento ambientale. E se fino a qualche tempo fa incontrare una medusa era un evento raro, ora è sempre più comune. Come ci si deve comportare di fronte alle meduse, Affaritaliani.it lo ha chiesto all’Ittiologo della Regione Lazio, Giuseppe Moccia.

“Incontrare una medusa non è per forza un incontro con la morte- spiega l’esperto - perché non è tanto il contatto con il veleno a far morire una persona quanto, in casi particolari, lo shock anafilattico che questo produce. Sul caso della bimba morta nelle Filippine, azzardo per questo l’ipotesi che la piccola potesse avere qualche problema nel suo sistema immunitario”. 

Nei mari di casa nostra le meduse sono letali come quelle che hanno ucciso quella bambina?

"Nei nostri mari ci sono meduse più o meno letali e confermo che è anche presente la stessa specie coinvolta nell’incidente delle Filippine". 

Cosa si deve fare, o si può fare, se ci si trova “vis à vis” con questo animale?

"Bisogna cercare di evitare ogni contatto, magari allontanandosi con calma, cercando di non creare repentini spostamenti d’acqua che potrebbero spingerlo verso di noi. Evitare il panico è fondamentale anche perché l’animale che incontriamo non ha nulla a che vedere con la medusa del mito antico, quella cioè che pietrificava con lo sguardo". 

E le meduse letali allora?

“Ci sono, e per questo a volte le persone muoiono. Stessa situazione però che può verificarsi con il pizzico di altri animali. Penso ad esempio alle vespe, il cui veleno è molto simile a quello delle meduse: tutti possiamo esser punti dalle vespe, anche più volte nella nostra vita ma senza riportare, oltre al fastidio, nessuna conseguenza lesiva o pericolosa. Ci sono poi delle eccezioni rappresentate da quelle persone che con una sola puntura di quest’insetto possono morire”.

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