Roma

Meloni, giro di tombola con vino e pandoro. Rigorosamente made in Italy

Primo estratto alla tombola sovranista il 60, nella smorfia vuol dire il “lamento"

di Massimiliano Martinelli

E’ il Natale di Fratelli d'Italia tra Raggi, Global Compact e la Manovra di Governo. Giorgia Meloni si affida ai numeri della Tombola Sovranista per congedare i suoi uomini, con un evento all'insegna del tricolore.

 

Vino per scaldarsi, canzoni natalizie e pandoro Melegatti, tutto rigorosamente italiano. La festa di Fratelli d'Italia passa anche, se non soprattutto, dal cibo made in Italy, “comprate italiano”, è una degli slogan più ripetuti dell'intera serata. In compagnia di un presepe vivente, messo in scena dal “gruppo storico romano”, l'evento di Fratelli d'Italia si apre con la “Smorfia dei Patrioti”, una tombola reinterpretata tramite i personaggi e i fatti d'attualità.

E ad inaugurare il Natale di Giorgia Meloni, seduta in prima fila durante lo spettacolo, è il numero 60; “Se lamenta”. La figura che appare sullo schermo posizionato sopra il palco è quella del sindaco Raggi, che del continuo scaricare le responsabilità sugli altri o sul passato è diventato così un simbolo. Si prosegue poi con il 17, “La disgrazia”. Si tratta del Global Compact, il provvedimento sul fenomeno della migrazione che tanto preoccupa la Meloni. E via così, passando per “O' padre d'è creature”, Silvio Berlusconi, fino a “O' sangue”; la Manovra del Governo Lega-M5S.

Il gioco finisce presto, ed arriva il turno della Meloni. La leader di Fdi sale sul palco per un breve saluto, ricordando di “comprare e mangiare italiano” e di riposarsi, perché “al ritorno delle feste ci aspetta una grande battaglia, a maggio ci sono le europee”. E nonostante prometta di non parlare di politica, finisce per lanciare qualche frecciatina al Governo ed anche al sindaco Raggi, chiamata in causa fin dall'inzio suo malgrado. Non poteva mancare infatti un commento sull'ultima iniziativa della giunta M5S, ovvero l'utilizzo dell'esercito per asfaltare le buche di Roma. “E' vergnoso, voglio far diventare le truppe d'assalto 'truppe d'asfalto' – attacca la Meloni - L'esercito si rispetta, non si usa per tappare le buche ma entrare in luoghi come per San Lorenzo, dove le istituzioni hanno paura ad andare”.