Meloni guerriera solitaria. Le carte di Beatrice 241 svelano la vera Giorgia
Sbeffeggiata da molti, la leader di FdI non molla. Le carte parlano di “comando” e spirito guerriero
di Beatrice 241 *
Giorgia Meloni non molla. Anche se Jovanotti scimmiotta, su un ritmo afrobeat, il suo messaggio sul Global Compact, Celeza riassume il suo pensiero sulla difesa degli Stati Nazionali nello slogan “perché gli va” e Oliviero Toscani la definisce: “brutta, volgare e ritardata”, lei combatte e va avanti per la sua strada perché dentro di sé ha chiaro che perdere piccole battaglie non significa assolutamente perdere la guerra e pertanto non arretra.
Le mie 40 lame non tentennano nel descrivermi questa giovane esponente della politica italiana sicura, tenace, poco propensa ad aprirsi con tutti, ma amica fedele, oserei dire per la vita, di quelle persone che ritiene degne della propria fiducia. Solo costoro saranno i conoscitori di quel suo lato tenero e generoso, che a prima vista nessuno riesce ad intravedere in lei.
C’è aria di una nuova “culla” intorno a lei e questo desiderio potrebbe realizzarsi in tempi brevi. Con maggior potenza le carte mi predicono poi che quello “spirto guerrier ch’entro le rugge” troverà finalmente il modo di insediarsi in un posto di comando. Quel suo arrampicarsi solitario sulla montagna che ha caratterizzato questo suo ultimo periodo, come fa la capra che identifica il suo segno, il Capricorno (Giorgia Meloni è nata il 15 gennaio 1977), la porterà ora finalmente a toccare la meta ambita permettendole di mietere il successo.
Giorgia Meloni è tenace solo perché è del Capricorno? No, la sua determinazione è l’essenza della sua persona: per abitudine non rimpiange il passato, non piange sulle contrarietà del presente e non fa sogni fantasmagorici per il futuro, punta con intelligenza e rigore dritta verso gli obiettivi che ha scelto sin dalla giovanissima età. Nonostante questo suo atteggiamento pragmatico non tralascia la spiritualità che rimane un altro punto fermo della sua vita. Una spiritualità che condivide in famiglia, di cui Giorgia è il capo indiscusso, perché ogni appartenente sa bene che su di lei è possibile contare sempre, nel bene e nel male, a patto che si rispettino le sue regole.
Le mie napoletane continuano poi a parlarmi della sfera affettiva di Giorgia Meloni. Le sue radici sono ben piantate nella famiglia d’origine e per lei aprirsi ad affetti profondi, esterni al nucleo familiare, è sempre stato un po’ difficile e persino un po’ superfluo. Alla passione non si sottrae, ma affetto e amore sono sentimenti che albergano in lei ben nascosti e solo chi riesce a trovare la strada per accenderli, potrà bearne. A parole ama condividere la vita con un amore, un compagno, ma in pratica la sua storia le ha insegnato a contare solo su di sé e per questo i suoi rapporti affettivi mantengono sempre un accento di provvisorietà nonostante poi li viva con stabilità e serietà.
Nel suo quotidiano non c’è spazio per le frivolezze, le giornate hanno sempre un unico obiettivo: raggiungere ciò che si è prefissa nei termini stabiliti, senza perdere tempo. C’è poi l’atra faccia del suo segno, quella coda di pesce che ne caratterizza l’immagine e che ricorda a tutti come il Capricorno, animale di terra, non manca di un legame con l’acqua, che regala, nel caso della Meloni, quel senso di libertà e la forza per combattere per i propri ideali.
Attenti avversari, la biondina tenera che sembra facile sbeffeggiare ha doti e possibilità nascoste inaspettate, tra cui la pazienza con cui Giorgia sa aspettare i nemici “sulla riva del fiume” comprese le donne che non la difendono mai quando viene attaccata come persona, abbandonando così quel femminismo di facciata quando torna meno comodo.
*Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte
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