Roma
Meloni e Marchini, lotta per chi diserta di più il Consiglio Comunale di Roma
Due fantasmi in Assemblea Capitolina: Giorgia Meloni e Alfio Marchini in aula rispettivamente 6 e 5 volte nel 2019. È lotta all'ultima assenza
di Federico Bosi
Meloni ed Marchini, per loro il Comune di Roma è paragonabile ad un passatempo: in aula Giulio Cesare si presentano solo quando l'agenda ha un posto o, come sussurrano le malelingue, per scampare alla conseguente decadenza da consiglieri. Dall'inizio dell'anno, nella storica aula dove si riuniscono gli eletti dai cittadini romani, la presidente di Fdi si è palesata 6 volte su 60, meglio di lei ha fatto l'imprenditore con 5 presenze.
Emergenza rifiuti, Ama nel caos, bus a fuoco, metro con guasti quotidiani, bilanci avvolti nel mistero e chi più ne ha ne metta: Roma è una città sommersa dai problemi ma la presenza all'opposizione di Virginia Raggi degli ex candidati sindaci e tutt'ora consiglieri comunali Giorgia Meloni ed Alfio Marchini, dipende dagli impegni presenti nella loro agenda.
Il file delle presenze parla chiaro: nel 2019 si sono svolte 60 sedute in aula Giulio Cesare e la presidente di Fdi e l'imprenditore romano hanno potuto gridare “presente” rispettivamente in 6 e 5 occasioni, ovvero nel 10 e 8,3% delle riunioni. Dato che esprime perplessità se si pensa che i due, alle elezioni comunali del 2016, puntavano al bersaglio grosso, ovvero la poltrona da sindaco.
Da un analisi dettagliata delle presenze si evidenzia che i due politici si presentano in aula, più o meno, una volta ogni 10 sedute. E sempre le malelingue pensano che sia frutto di una studiata strategia. Infatti un solo errore nell'agenda dei due consiglieri potrebbe far scattare la decadenza da consiglieri. L'articolo 7, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale recita: “La qualità di Consigliere si perde verificandosi uno degli impedimenti, delle incompatibilità o delle incapacità contemplate dalla legge e dallo Statuto, nonché per effetto della mancata partecipazione, non giustificata, a dieci sedute consecutive del Consiglio Comunale”. Il comma 2 poi aggiunge che “sono giustificate e non computabili ai fini della decadenza le assenze determinate da motivi di salute, da impedimenti dovuti al contestuale espletamento delle funzioni di Consigliere in altre sedi e forme istituzionali o da altri impedimenti comunque non imputabili a volontà. L‟Ufficio di Presidenza individua, con propria direttiva, i casi di assenza ritenuti giustificabili”.
E Virginia Raggi? Il sindaco, o la sindaca come ama farsi chiamare, ad affrontare l'opposizione ci è andata solo 18 volte su 60.
Nella classifica delle presenze divise per gruppi, quello del Movimento 5 Stelle, formato da 28 consiglieri, è il più presente in aula trainato dai stacanovisti da 60 su 60 Catini, Di Palma, Diaco, Stefàno e Terranova, gli unici a fare “en plein”. I pentastellati meno presenti sono stati invece Guadagno (45) e Guerrini (44).
All'opposizione invece, il Pd è guidato dal capogruppo Pelonzi che ha “timbrato” in 59 sedute, stesse presenze nel numero 1 di Fratelli d'Italia De Priamo. Nei gruppi formati da un solo consigliere troviamo: Celli a 53, Bordoni a 55, Fassina a 46, Politi a 58 e la Grancio a 48.
All'appello manca colui che ha il minor numero di presenze, battuto solo da Meloni e Marchini: è Alessandro Onorato, eletto nella lista del cuore di Alfio Marchini dell'imprenditore romano. Onorato, che è stato anche Segretario d'aula fino al 10 ottobre, è stato presente in 35 sedute.