Roma

Meloni premier: il circolo Mario Mieli pronto alle barricate: “Tempi duri”

La comunità LGBTQIA+: “Il nostro Paese consegnato nelle mani di una destra estrema”. Colamarino: “Per ora giudizio sospeso”

“Ci siamo svegliate con una brutta notizia da accettare: il nostro Paese è stato consegnato nelle mani di una destra estrema dall'esito delle elezioni meno partecipate della storia repubblicana”. Lo scrive Mario Colamarino, presidente del Circolo omosessuale Mario Mieli”.

Secoondo il Mieli, “Quella che è emersa vincitrice è una forza politica che sulla pelle della comunità LGBTQIA+ non ha fatto altro che bieca propaganda, allo scopo di raccogliere consensi distogliendo l'attenzione dai problemi reali dell'Italia. Ma se sull'operato politico del nuovo governo non possiamo che sospendere il giudizio, senza particolare ottimismo, possiamo invece essere più che certi del futuro fosco che si profila all'orizzonte per la nostra comunità: ci attendono tempi duri in cui i nostri diritti saranno attaccati su tutti i fronti e le nostre conquiste potranno essere cancellate o limitate”. 

"Non è il momento di scoraggiarsi"

L'appello alla comunità: “Tuttavia la nostra comunità ha sempre dato prova di essere in grado di reagire alle provocazioni, all'ostilitá, all'indifferenza e alle minacce; non è pertanto questo il momento  per scoraggiarsi”.

Secondo Colamarino, dietro la sconfitta della sinistra, la colpa è della politica miope: “Se le nostre rivendicazioni non hanno avuto il peso specifico che meritano", afferma il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino, "è anche perché una politica miope non è stata in grado di contestualizzarle in un quadro più ampio, in cui i diritti civili si affianchino ai provvedimenti contro l'emergenza climatica, alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze economiche, all'accoglienza dei migranti, al nostro ruolo in Europa e agli altri punti della campagna elettorale