Meno assunzioni, indeterminato un miraggio. La Uil: "E' il fallimento del job act"
A Roma nel primo trimestre 2016 venduti 886mila voucher
Nel mese di marzo il Lazio ha registrato un calo del 28,6% di tutti i contratti di assunzione e di ben il 43,1% di quelle a tempo indeterminato. "I dati diffusi dall’Inps sono preoccupanti, ma non ci stupiscono affatto e confermano quanto avevamo già denunciato nei mesi scorsi - denuncia il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica - Segno del flop del job act che non ha avuto alcun effetto sull’occupazione, che ha subito invece gli effetti della decontribuzione. Nella maggior parte dei casi si è trattato infatti di stabilizzazione di contratti a termine e non di creazione di nuovi posti di lavoro, come hanno cercato di farci credere”.
“Ciò che stupisce oggi – prosegue Civica - sono invece le dichiarazioni di quanti, commentando questi stessi dati, continuano a ripetere che il Paese è ripartito. Una vera e propria mistificazione che si scontra con le migliaia di giovani in attesa di lavoro, con i tantissimi precari della ricerca che domani protesteranno contro i tagli e i licenziamenti, con la precarietà totale di chi per lavorare deve adeguarsi alla triste pratica dei voucher che, non a caso, sono aumentati a livello esponenziale negli ultimi anni. Basti pensare che solo nella Capitale nel primo trimestre 2016 sono stati venduti 886 mila voucher, segno palese di una pratica poco tutelante e indice di forte instabilità lavorativa”.
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