Mense scolastiche, per il menù vegano serve il certificato medico: Lav insorge
L'associazione animalista: “La scelta veg non è una malattia”
Per mangiare vegano a scuola è necessario il certificato medico: ma solo a Roma. La norma introdotta dalla Direttrice Sistema Educativo e Scolastico di Roma Capitale, Ivana Bigari, non è sfuggita agli animalisti del Lav che sottolineano l'incoerenza della capitale rispetto alle regole nazionali.
“Non è necessaria alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo, come quello senza ingredienti animali, nella ristorazione scolastica”, ha ribadito l'associazione animalista in una lettera indirizzata al sindaco Raggi, all’Assessore alla Scuola Baldassarre, ai Presidenti delle Commissioni Scuola e Ambiente, Zotta e Diaco, alla Direttrice del Sistema Educativo e Scolastico Bigari, e ai Direttori Socio Educativi dei Municipi.
Nella missiva si chiede l'annullamento della richiesta di certificazione medica per i bambini vegetariani e vegani: “La scelta veg non è una malattia”, ricorda Lav.
Per ottenere i pasti vegani, secondo le Linee guida nazionali sulla ristorazione scolastica del Ministero della Salute, basta infatti una dichiarazione dei genitori. Lav impugna il documento sottolineando come a pagina 22 si legge: “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.
“Siamo stupiti che questa richiesta di certificazione medica e la complicazione prevista dalla stessa Nota a firma della Direttrice Bigari in relazione all’autorizzazione per l’acquisto di alimenti adatti a queste scelte etiche, provengano da un’Amministrazione comunale governata dal M5S, che aveva fatto dell’adozione di menu scolastici senza carne, e prodotti di origine animale, una bandiera”, aggiunge LAV.
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