Metro B, donna trascinata in galleria: il macchinista indagato torna al lavoro
Atac annuncia il reintegro del dipendente: non guiderà più la metro
Era finito al centro delle polemiche a luglio per aver distrattamente chiuso le porte della metro B e trascinato per decine di metri una donna che si era impigliata con la borsa alla vettura.
Un video, diventato virale, lo “inchiodava” mostrando come il macchinista al momento dell'incidente stesse mangiando sul lavoro. Dopo mesi, l'Atac ha dichiarato conclusa l'indagine interna sul dipendente ed ha annunciato tramite una nota le revoca della sospensione dell'incarico. Giunge così al termine la terribile vicenda che ha visto protagonista la bielorussa Natalya Garkovic, gravemente ferita in seguito all'incidente.
Incidente per il quale il macchinista era finito sotto le lente della Procura, fino ad essere iscritto sul registro degli indagati per lesioni personali.
L'uomo, che da oggi potrà tornare al lavoro, non guiderà più alcun mezzo di trasporto, ma sarà impiegato nella manovra dei treni in deposito. Attraverso una nota Atac riconosce alcune responsabilità del dipendente, sottolineando però l'assenza di elementi sufficienti per interrompere il rapporto di lavoro. “Atac ha concluso l'indagine interna e revocherà il provvedimento di sospensione a carico del macchinista che nel luglio scorso era alla condotta del treno della linea B della metropolitana, quando si è verificato il ferimento di una passeggera. Il dipendente non sarà impiegato nel servizio passeggeri, ma nella manovra dei treni in deposito. A seguito dell'incidente, infatti, al macchinista è stato sospeso il certificato di abilitazione alla condotta e non può quindi condurre treni nel servizio di linea fino ad eventuale nuovo accertamento d'idoneità".
"La decisione del reintegro è stata adottata da Atac a valle degli esiti dell'indagine interna che l'azienda ha aperto immediatamente al verificarsi dei fatti - continua la nota - Gli accertamenti hanno evidenziato alcune responsabilità a carico del dipendente, senza però far emergere elementi soggettivi di responsabilità tali da prefigurare, ai sensi del R.D. 148/31, l'interruzione del rapporto di lavoro. Atac valuterà eventuali ulteriori provvedimenti in funzione delle conclusioni dell'inchiesta aperta dalla magistratura".
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