Roma

Metronotte, sicurezza 'Made in Romania'. Verso il processo per evasione fiscale

Rischio processo per l'imprenditore Fabrizio Montali, e dominus del gruppo romano di sicurezza "Metronotte", accusato assieme ad altre 11 persone di una serie di reati tributari, trasferimento fraudolento e appropriazione indebita. Il pm Luca Tescaroli ha chiuso l'inchiesta, atto che di norma procede la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo la procura, Montali, considerato vicino a personaggi legati alla Banda della Magliana, avrebbe 'alienato simulatamente' la società "Istituto di vigilanza nuova città di Roma" a fronte di un prezzo fittizio di gran lunga inferiore a quello reale con "l'accordo per cui la debitoria fiscale (circa nove milioni di euro) sarebbe rimasta in capo al cedente, la società Istituto di vigilanza città di Roma".

Secondo chi indaga questa operazione sarebbe stata poi perfezionata intestando la rappresentanza della società ad un prestanome straniero e trasferendone la sede legale in Romania, in modo da rendere inefficace la riscossione dei debiti da parte dell'erario. Inoltre, stando agli accertamenti svolti dagli inquirenti, lo stesso imprenditore, attraverso alcune società appartenenti al gruppo Metronotte, avrebbe evaso l'Iva per oltre due milioni di euro, tra il 2011 e il 2013, ricorrendo all'emissione di fatture per operazioni inesistenti.