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Roma
Migranti, il rischioso viaggio lungo i binari. Nasce campagna sulla sicurezza

La via dei migranti in Europa segue i binari dei treni, ma il viaggio è molto rischioso: 4 morti da gennaio a oggi. La Polizia lancia la campagna in 5 lingue sulla sicurezza.

 

Quando arrivano in Europa molti non conoscono le insidie della rete ferroviaria e rischiano la vita per seguire i binari verso un futuro migliore. Se non ci sono mappe, il percorso diventa quello delle strade ferrate dei treni. Molti migranti costeggiano i binari inconsapevoli che l'arrivo dei treni ad alta velocità si può sentire soltanto qualche istante prima della tragedia. Alcuni, addirittura, attraversano i tunnel ferroviari, vere e proprie trappole che all'arrivo dei convogli non lasciano vie di scampo. Coloro che invece non si possono permettere un biglietto ma non ce la fanno a proseguire a piedi si arrampicano sui tetti dei treni, col rischio di rimanere folgorati.
La Polizia italiana ha quindi lanciato una campagna sulla sicurezza con 5 semplici consigli da seguire per non perdere la vita lungo i binari. Le brochure diffise nei centri accoglienza sono in 5 lingue: italiano, francese, arabo, inglese e tedesco, per risultare comprensibili al maggior numero possibile di persone. “Non attraversare o camminare lungo i binari; non scavalcare i passaggi a livello, non entrare nelle gallerie, non salire sul tetto del treno e il treno non si sente arrivare”. Questo il contenuto dei semplici volantini che potrebbero salvare la vita a molti, rendendoli consapevoli dei pericoli connessi ad un utilizzo improprio del mezzo ferroviario.
La campagna “Keep safe from railway risk” arriva a settembre, accompagnata da dati allarmanti. Sono 4 i migranti deceduti nei primi sei mesi dell’anno ed altrettanti i feriti. per lo più folgorazioni o investimenti lungo linea, con un trend in deciso aumento rispetto al 2016 che aveva fatto registrare complessivamente 3 decessi e 3 feriti. Gli ultimi tragici episodi sono stati rilevati vicino al confine con la Francia. Nei pressi di Ventimiglia, un 36enne iracheno è stato investito mortalmente all’interno di una galleria, mentre un cittadino del Ghana ed uno del Mali sono rimasti folgorati, il secondo con esito letale, rispettivamente a Verona ed in Liguria, al confine con la Francia.
“Da tempo ci confrontiamo con il flusso dei migranti in ambito ferroviario - ha dichiarato Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria - Di fronte ad alcuni tragici accadimenti ed avendo avuto modo di constatare che spesso queste persone non si rendono minimamente conto dei pericoli a cui si espongono, abbiamo ritenuto di poter e di dover far qualcosa. Questo il senso della campagna che parte oggi e che si pone in linea con lo spirito di prossimità che da sempre caratterizza l’attività della Polizia Ferroviaria”.

 

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