Roma

Migranti, Sant'Egidio sfida la Meloni: “Salvare la protezione speciale”

All'appello si unisce anche il vescovo ausiliare di Roma Don Benoni Ambarus: “Sono particolarmente preoccupato”

Sul tema dei migranti la Comunità di Sant'Egidio e la Federazione delle Chiese Evangeliche sfidano il Governo, chiedendo di salvare la protezione speciale. “Le nuove regole rischiano di intaccare che ha consentito di garantire dei diritti fondamentali, anche se con luci e ombre”.

“E che ha consentito - continua l'appello - di garantire reali processi di integrazione e di contenere fenomeni di irregolarità e devianza. In particolare occorre riconsiderare gli effetti che avrebbe una restrizione della cosiddetta “protezione speciale”, che non è un provvedimento esclusivamente italiano perché praticato, in forme diverse tra loro, da numerosi altri paesi dell’Unione”.

A questo appello si aggiungono due tweet pubblicati da don Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliare di Roma. “Particolarmente preoccupato - ha twittato il vescovo - nel leggere le notizie che arrivano sulla volontà del decisore politico rispetto ai permessi di soggiorno di protezione speciale. Si rischia un grave danno a numerosissime persone che hanno iniziato un percorso di integrazione”.

Le conseguenze

Se la protezione speciale venisse abolita, si spiega nell'appello, queste persone “non potrebbero infatti essere più protette se a rischio di trattamenti disumani nei loro paesi di origine, né riceverebbero più cure indispensabili per la loro sopravvivenza, né avrebbero la possibilità di essere accolti quando fuggono per calamità naturali come alluvioni e terremoti. Si tratta di diritti garantiti dalla Costituzione. Infine la non conversione della protezione speciale in permesso di soggiorno per motivi di lavoro allargherebbe in modo preoccupante l’area di irregolarità e quindi l'insicurezza”.