Roma
Mimmo Lucano a “La Sapienza”, Forza Nuova pronta a bloccare la conferenza
Per Forza Nuova “Mimmo Lucano nemico d'Italia”. E Fassina chiede l'intervento di Salvini
Mimmo Lucano a Roma, i neo fascisti di Forza Nuova pronti a bloccare la conferenza di lunedì a “La Sapienza” del sindaco di Riace con una manifestazione in piazzale Aldo Moro. Furioso Stefano Fassina che invoca Matteo Salvini: “Vieti la manifestazione”.
“Mimmo Lucano nemico d'Italia”, è questo lo slogan della manifestazione dei neofascisti di Forza Nuova con cui lunedì tenteranno di impedire la conferenza che il sindaco di Riace terrà all'università “La Sapienza” di Roma.
“Il simbolo del potere immigrazionista e oggi bandiera dell'ignoranza antifascista dovrebbe spiegare a docenti e studenti romani il suo 'fantastico mondo dell'accoglienza' basato sul modello Riace – scrive Forza Nuova su Facebook -. Roma e Forza Nuova non possono tollerare che questo nemico dell'Italia salga in cattedra, lunedì alle 14,30 saremo in piazzale Aldo Moro fuori La Sapienza a dire no a Lucano, no alla sostituzione etnica, no al business dell'accoglienza e alle favole pro immigrazione”.
Furioso contro Forza Nuova Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra X Roma, che chiede l'intervento di Salvini: “Chiediamo ufficialmente al Ministro dell’Interno e alla Prefetta di Roma di vietare la manifestazione di Forza Nuova, prevista per lunedì prossimo a Roma, esplicitamente organizzata contro Mimmo Lucano, definito ‘Nemico d’Italia’. Come si può consentire che un’organizzazione ufficialmente neo-fascista, ripetutamente protagonista di atti violenti, con un delinquente a capo, possa svolgere un’iniziativa contro un cittadino della Repubblica? È ora che Matteo Salvini incominci a fare il Ministro della Repubblica e smettere di coprire le organizzazioni neo-fasciste per lucrare voti”.
"Faremo di tutto affinché la conferenza si tenga, e si tenga, come deve avvenire in un Paese civile, nel rispetto delle opinioni che si vogliono esprimere", ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti.