Minimarket e suk vietati, ma è solo un bluff. La denuncia degli imprenditori
Monopolio e regole poco chiare: la delibera per il decoro porta solo confusione e toglie divieti
Il Campidoglio vieta suk, minimarket e centri massaggi nel centro storico, ma le regole poco chiare porteranno l'anarchia a Roma: la denuncia della Cna Commercio Roma.
La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa ne è sicura: quanto stabilito dalla giunta Raggi andrà a complicare ancora di più l'universo legislativo che regola le attività del centro di Roma.
La delibera, nata per riportare il decoro in prossimità di aree archeologiche e monumenti, secondo la Cna causerà invece una situazione di anarchia proprio nelle piazze più belle della Capitale.
"Siamo profondamente delusi dal Regolamento approvato ieri dall’Assemblea Capitolina. Se l’obiettivo era quello di innalzare la qualità dell’accoglienza degli esercizi commerciali ed artigianali del settore alimentare presenti nel Centro Storico e tutelare il commercio non alimentare di prossimità, crediamo che si possa tranquillamente affermare che l’obiettivo è fallito", scrive la Cna Commercio.
"Le tanto declamate norme sul decoro e sulla somministrazione non assistita - aggiunge il comunicato - non introducono nulla di nuovo rispetto alla vigente legislazione e/o regolamentazione, ad eccezione di una limitazione della superficie (pari al 25%). Escludere il settore alimentare che effettua somministrazione non assistita da quelli tutelati renderà possibile aprire qualunque tipologia di attività senza nessuna limitazione, a differenza di quanto accade oggi”.
Sono le norme sulla qualità, ossia quelle su cui puntava maggiormente il M5S, a essere confuse. Nel regolamento infatti si parla di “provenienza certificata”, ma la Confederazione spiega come non esista una definizione di questo concetto in nessun atto normativo nazionale, né comunitario. Proprio per questo la Cna sta valutando se presentare ricorso dato che l'indeterminatezza del regolamento rischia di rendere la vita impossibile agli imprenditori.
Ma i problemi non finiscono qui. Secondo Cna Roma, “il blocco triennale potrebbe determinare una condizione di monopolio, innalzando il valore finanziario delle attività a tutto discapito degli investimenti strutturali”.
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