Roma
Moda 2020, l'anno del cappello. Uomini, donne e vip ne andranno pazzi: i trend
Il re degli accessori 2020 sarà il cappello. L'Antica Cappelleria Troncarelli: “La donna sorprenderà utilizzando anche cappelli da uomo”
di Federico Bosi
Moda, il 2020 è l'anno del cappello. Uno degli accessori più amati dagli italiani farà da protagonista negli outfits di uomini, donne e vip durante il nuovo anno: dalla falda larga al basco, fino al feltro ed al berretto. Ma chi sorprenderà tutti saranno le donne, che si fionderanno anche sui cappelli da uomo.
A delineare che anno sarà per il cappello è Andrea Troncarelli, proprietario della storica Antica Cappelleria Troncarelli di via della Cuccagna 15, a due passi da piazza Navona. La cappelleria, nata nel 1857, vanta una clientela variegata, da personaggi celebri del mondo dello spettacolo e della politica a semplici turisti di passaggio.
Troncarelli, si dice che il 2020 è l'anno del cappello. Quale è il modello che andrà per la maggiore?
“Senza di dubbio il modello che spiccherà su tutti per gli uomini è il feltro falda larga, un grande classico sempre molto amato. Subito dietro sicuramente ci sarà il berretto irlandese a 8 spicchi”.
E nelle donne?
“Nelle donne il basco, un cappello spesso colorato e facile da indossare. Inoltre per le signore torna di moda il vintage ccon il feltro anni '40”.
Quale saranno i colori dell'anno?
“Nell'uomo il blu avrà sempre successo, mentre nelle donne il rosso. Per i berretti invece le tonalità del marrone come il mattone o il cammello, oltre che alle fantasie come il tartan o il tweed”.
Ma chi è che ama di più indossare il cappello? L'uomo o la donna?
“Entrambi i sessi amano indossare questo accessorio. Ma a stupire nel 2020 sarà la donna, che acquisterà ed indosserà cappelli da uomo”.
La sua è una delle cappelleria più antiche e più famose di Roma; da lei sono passati romani, turisti e tantissima gente famosa. Quali cappelli amano i vip?
“Qui da noi ne sono passati davvero tanti. Quelli che mi hanno colpito di più sono quelli stranieri come Mick Jagger dei Rolling Stones che venne qui nel gennaio 1986 insiene a Gabriella Ferri; poi Jack Nicholson, che venne qui nell'88 durante una sua trasferta romana dovuta alla presentazione di un film ed acquistò cappelli per lui e per la moglie. Poi ci sono stati anche il re del blues B.B. King, venuto più volte per acquistare sempre la stessa paglietta, o Barbra Streisand. Ma quello che mi è rimasto più impresso non fu un vip ma un politico, ovvero Al Gore. Il politico americano venne qui nell'estate del 2001, pochi mesi prima dell'attentato delle Torri Gemelle, in bermuda e maglietta con la famiglia ed una scorta infinita ed acquistò dei panama”.